
Con l’accusa di occultamento di cadavere, truffa aggravata ai danni dell’Inps e utilizzo indebito della carta di credito saranno processati con rito abbreviato due dei tre figli e la nuora di Bruno Delnegro. Così ha disposto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona accogliendo la richiesta degli avvocati difensori degli imputati coinvolti nella scomparsa di Bruno Delnegro, 81enne di Trani, la cui salma era stata ritrovata in una grotta a Castrovalva il 30 luglio 2022. Quattro giorni prima l’anziano era stato trovato senza vita sul proprio letto e i tre, pensando alla pensione di 3mila euro al mese percepiva dall’uomo, avrebbero deciso di occultarne la salma continuando così ad incassare la prestazione previdenziale per un anno intero dopo la sua scomparsa. Un puzzle ricostruito dal nucleo investigativo dei carabinieri dell’Aquila dopo otto mesi.
Secondo l’accusa, l’idea di portare e nascondere Delnegro in Abruzzo era stata di uno dei tre figli, Salvatore e della sua compagna, Barbara Mastropasqua, imputati insieme a Domenico Delnegro che con uno dei fratelli condivideva l’abitazione del padre Bruno. Nel pomeriggio del decesso del padre infatti, Salvatore Delnegro assieme alla compagna, aveva acquistato un sacco a pelo alla Decathlon di Molfetta alle 19,35. Mezz’ora per arrivare a Trani, spogliare e avvolgere il corpo nel sacco a pelo e poi partire alle 20,14 alla volta dell’Abruzzo dove l’auto dei Delnegro era arrivata a mezzanotte e 44 minuti per ripartire a mezzanotte e 48 minuti. Tutto confermato dalle telecamere presenti al casello autostradale di Cocullo dove, nello stesso istante, la cella telefonica della sim card nello smartphone di Barbara Mastropasqua era stata agganciata. A tradire il trio erano stati la placca di metallo, applicata a Bruno durante un intervento nel 2021 a Barletta e, soprattutto, il gps della Ford Focus.
Udienza fissata il 5 febbraio data in cui i tre imputati dovranno comparire davanti al giudice. Per uno di loro, Salvatore Delnegro, è stata disposta una perizia psichiatrica per accertare la capacità d’intendere e volere al momento del fatto e la capacità di stare a giudizio. Sotto inchiesta era finito anche Benito Delnegro, l’altro figlio del Bruno, per il quale il giudice per le indagini preliminari ha però disposto l’archiviazione dal momento che lo stesso non aveva più rapporti con il padre da anni e quindi non aveva partecipato al piano.
Che strana giornata! Sembra che i giudici abbiano un sacco da fare: processano i volontari della Croce Rossa, ma soprattutto decidono il rito abbreviato per una famiglia specializzata nelloccultamento di cadaveri e nellincasso della pensione! Brava la perizia psichiatrica per Salvatore, forse serve per capire se ha davvero capito che nascondere il padre per un anno è un po troppo. E poi larchiviazione per Benito perché non centra, giusto! Però, alla fine, anche la banda dellassalto al bancomat sembra in procinto di andare a processo. In Italia si lavora, si lavora! 😄lucky wheel