Calunniò il suo avvocato e minacciò lo zio: tre anni di reclusione ad imprenditore sulmonese

E’ stato condannato a complessivi tre anni di reclusione per le accuse, in due separati processi, di calunnia e minacce. Franco Bellei, imprenditore edile di Sulmona, dovrà, tra le altre, anche risarcire in separata sede la sua ex legale e pagare 3400 euro di spese processuali.

Le storie sono datate, ma la diatriba tra cliente ed ex avvocata non si è mai attenuata.

Bellei era stato chiamato in giudizio dalla sua ex avvocata, Alessandra Baldassare, già tempo fa, perché accusato di tentata estorsione, ovvero di averle presentato fatture per 40mila euro per lavori mai fatti nel suo studio. Da quell’accusa, però, Bellei venne assolto, perché spiegò che quelle fatture erano il corrispettivo di alcuni consigli che aveva dato al padre dell’avvocata nella ristrutturazione dello studio. Proprio in quell’occasione l’avvocata evidenziò la presenza di una scrittura privata tra le parti che Bellei contestò accusando la sua ex legale di aver apposto una firma falsa sul documento. Ne scaturì quindi un’ulteriore inchiesta nella quale, dopo una perizia calligrafica, la procura dimostrò che in realtà quella firma era la sua. Di qui la condanna per calunnia di oggi a due anni di reclusione, oltre al risarcimento.

Un anno, invece, si è aggiunto alla pena di Bellei per l’accusa di minaccia, ovvero per aver costretto lo zio a ritirare una querela a suo carico.