Canile, arrivano i Nas. Si apre il rebus gestione

Si chiude con un controllo dei Nas, avvenuto la scorsa settimana, la gestione del canile di Sulmona da parte di Lida Ortona, società che dal 2019 gestisce la struttura d’accoglienza per i migliori amici dell’uomo. I carabinieri dei Nuclei Antisofisticazioni e Sanità hanno riscontrato all’interno dell’area in via Vicenne una serie di difformità (chiamiamole così), a cui il Comune dovrà mettere mano al più presto.

Le prescrizioni inviate a Palazzo San Francesco riguardano interventi che dovranno avere in oggetto il sistema fognario, la recinzione e i bagni dello stabile. Insomma, non una situazione felice per una struttura che presto cambierà gestore.

Infatti, il prossimo mercoledì 1 febbraio scadrà la convenzione con la stessa Lida che, da quanto trapelato, non ha intenzione di partecipare alla gara d’appalto che, con ogni probabilità, non verrà ultimata prima del prossimo maggio. Un passo indietro, da parte dell’associazione ortonese, sarebbe stato fatto anche riguardo l’ipotesi di traghettare fino a tale data la struttura che, tra meno di una settimana, rischierebbe praticamente di rimanere chiusa. Con buona pace dei 70 cani che si trovano all’interno.

In soccorso degli animali è stata creata l’associazione Lida Sulmona, formata da alcuni lavoratori che erano stati assunti da Lida Ortona per gestire il canile sulmonese. Purtroppo, però, la norma per affidare la struttura parla chiaro. Sono necessari 6 anni di gestione arretrati di un canile, requisito di cui l’associazione Lida Sulmona non dispone.

Il Comune, insomma, rischia di rimanere con il cerino in mano.

Tra le ipotesi vagliate, per la gestione temporanea del canile, ci sarebbe anche quella di affidare la struttura all’associazione “Code Felici”, di Gabriella Tunno. La stessa associazione che nel 2019 dovette restituire le chiavi del canile al Comune. Sfrattata per le proroghe degli ultimi anni di gestione che esponevano Palazzo San Francesco a rischi giuridici pesanti, non essendo legittime le proroghe reiterate allo stesso soggetto. Sarebbe, in teoria, una soluzione auspicabile vista la situazione d’emergenza e la comprovata esperienza dell’associazione.

Certo, in questa storia non mancano i paradossi. Proprio un anno fa il Comune, attraverso una determina, chiamava a raccolta nuovi gestori per l’affidamento pluriennale del canile. Un avviso caduto nell’oblio. Dalle casse comunali, inoltre, sono stati sborsati 7.500 euro a favore proprio di “Code Felici”, per delle attrezzature mai restituite all’associazione.

Un’ultima problematica riguarda l’inquadramento della struttura. Quello ovidiano è un canile d’accoglienza, e non sanitario. La differenza è che quest’ultimo si occupa del recupero e del ricovero dei cani, in una struttura di nuova concezione che svolge una funzione di prima accoglienza. È una struttura amministrativa e sanitaria, non un semplice contenitore di cani recuperati sul territorio e tenuti in attesa di adozione. Questo tipo di struttura manca non solo a Sulmona, ma nell’intero comprensorio peligno-sangrino. Il centro più vicino si trova a Sante Marie. Non proprio dietro l’angolo.

3 Commenti su "Canile, arrivano i Nas. Si apre il rebus gestione"

  1. Michela Di Iorio | 26 Gennaio 2023 at 14:27 | Rispondi

    Sarebbe il caso di fare curare i cani alla aig. Gabriella,ho preso un cane qualche anno fa e preferisco non dire come erano tenute male quelle povere bestie, preferisco non continuare.

  2. Gabriella è la migliore di tutti la più brava e salva tutti gli animali in difficoltà

  3. Sicuramente la signora tunno Gabriella e l unica persona che veramente ama i cani io ho preso il mio cane quando quando aveva lei il canile il cane era in perfette condizioni anche la struttura ❤️

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