Canile inagibile, la Tunno lancia il piano B

Un piano B per i randagi di Sulmona: la notizia che da fine anno i cani della struttura di Noce Mattei, custoditi da oltre un anno a Collelongo, non potranno più stare nel canile marsicano, ha mobilitato gli amanti dei “pelosi” della città.
A lanciare la proposta alternativa è Gabriella Tunno, per anni gestrice con l’associazione Code Felici della struttura sulmonese: “Non è possibile che questi poveri animali siano sottoposti ad ulteriori trasferimenti e stress – dice – per questo mi offro di gestire gratuitamente i 56 randagi che sono oggi ospitati a Collelongo. Il Comune si affretti a fare l’agibilità della struttura e nelle more della gara, per la quale a quanto pare ci vorrà ancora del tempo, mi occuperò io, con i volontari che vorranno aiutarmi, di accudire i randagi. Lo farò gratuitamente, senza chiedere soldi al Comune e contando sulla solidarietà dei sulmonesi”.
La Tunno ha lanciato la sua campagna sui social, chiedendo alle famiglie di donare un sacco di croccantini al mese e decine e decine di persone hanno risposto al suo appello.
“I lavori al canile sono conclusi, sono stati spesi oltre centomila euro per metterlo a norma – spiega la Tunno – fare l’agibilità è un’operazione che richiede poco tempo e un po’ di buona volontà. Quindi chiedo al Comune di fare questo passaggio e intanto che sarà espletata la gara d’appalto, per la quale probabilmente ci vuole più tempo, mi prenderò cura io dei cani”.
Si dovrà verificare se la richiesta della Tunno sia percorribile dal punto di vista procedurale, ma la sua è innanzitutto una provocazione perché si metta fine al pellegrinaggio dei randagi sulmonesi.
I cani di Noce Mattei sono stati trasferiti a luglio dello scorso anno a Collelongo, ma la società che se ne prenda cura, la Comar, non potrà avere a gennaio, quando scadrà l’affidamento del servizio, l’ennesima proroga. Il principio di rotazione, infatti, impedisce un affidamento diretto e, a quanto pare, in Abruzzo non esistono strutture alternative in grado di rispondere all’avviso pubblico che il Comune farà nei prossimi giorni.
Motivo per il quale i 56 cani ospiti a Collelongo, dovranno trovare tra poco più di due mesi una nuova collocazione.
“Facciamoli tornare a Sulmona – continua la Tunno – in modo che quando sarà affidata con gara la gestione del canile municipale, gli animali non saranno costretti ad un altro trasloco. Per loro è un trauma: sono animali, non pacchi postali”.

3 Commenti su "Canile inagibile, la Tunno lancia il piano B"

  1. Prendere cura a gratis?

  2. Ma questa persona non è quella dell’inchiesta di qualche anno fa’ sui cani morti e ammassati in fosse comuni all’ interno del canile?
    Speriamo che sia estranea a ogni addebito, altrimenti poveri cani, dalla padella alla brace.

  3. Lascia perdere | 9 Ottobre 2025 at 09:56 | Rispondi

    Per carità di Dio!!!

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