Capitale della cultura 2022: vince Procida, delusione per L’Aquila

Sarà Procida la città capitale della cultura in Italia nel 2022: lo ha annunciato questa mattina in diretta streaming il ministro Dario Fraceschini che ha reso nota la decisione presa dalla giuria presieduta da Stefano Boia Curioni. L’Aquila, insomma, non ce l’ha fatta e questa volta ci credeva davvero, essendo entrata con ottime possibilità tra le 28 città che si sono candidate e in particolare tra le 10 finaliste.

“La cultura non isola” che era lo slogan di Procida ha avuto la meglio sulle altre 10 finaliste, con il capoluogo abruzzese che non ha “lasciato il segno” come recitava il suo di slogan. Tanto il presidente di giuria, quanto il ministro Franceschini hanno però lodato tutti i finalisti auspicando che si trovino risorse per dare gambe ai progetti presentati su cui bisogna comunque insistere.

Procida è stata premiata per il “contesto dei sostegni pubblici e privati ben strutturati”, per “la dimensione patrimoniale e paesaggistica straordinaria”, per l’efficacia delle attività laboratoriali proposte, ma soprattutto per il messaggio poetico che ha suscitato.

Per un nuova candidatura, che sia Sulmona come auspicato da Sgarbi o un nuovo tentativo dell’Aquila, bisognerà attendere ora il 2024: la capitale italiana della cultura sarà nel 2021 infatti Parma, in proroga dallo scorso anno a causa del Covid, e nel 2023 Bergamo e Brescia, in omaggio anche al sacrificio fatto nella prima ondata della pandemia.

1 Commento su "Capitale della cultura 2022: vince Procida, delusione per L’Aquila"

  1. L’Aquila piagnucolona sempre… Sempre pronta con il piattino per i finanziamenti a qualsiasi titolo, come anche sempre pronta a togliere a chi ha…, il tutto per creare una maestosità e posizione di predominio che sa di aver ormai perso da tempo. Mai una volta sazia, sempre ingorda!
    Per ciò che compete la candidatura di Sulmona, le candidature sono facili da indicarsi, più difficile da portarle in porto, e lo stesso onorevole lo sta vivendo sulla sua pelle per i già due di picche, figurativo e numericamente ricevuti per il candidato sindaco di Sulmona, che in confronto con la candidatura mancata di L’Aquila sono autentiche corbellerie.

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