
C’è la proroga fino a giugno per gli operatori socio sanitari in forza nelle carceri provinciali e, dice la Uil, “sembrerebbe che siano state attivate importanti interlocuzioni tra l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per far sì che si studi l’ipotesi di un loro impiego in pianta stabile nelle carceri di Sulmona, Avezzano e L’Aquila e non solo”.
Rientra quindi il rischio di svuotare le carceri dell’assistenza sanitaria che è stata indispensabile durante tutta la pandemia e che era minacciata con la fine dell’emergenza sanitaria fissata al 31 marzo prossimo.
“Avremo ora più tempo per pianificare tutta quella serie di interventi volti a far sì che si raggiunga, così come prefissato proprio dalla Uil – scrive il sindacato -, l’obiettivo della strutturazione degli OSS negli istituti di pena ed eventualmente la stabilizzazione di coloro i quali si sono prodigati e non poco per la salvaguardia dell’assistenza sanitaria in carcere in piena pandemia Covid”.
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