
Sono arrivati in un momento in cui c’è particolare bisogno, anche per il virus che sta coinvolgendo il carcere di Sulmona: dieci nuovi agenti di polizia penitenziaria sono dall’altro ieri in servizio in via Lamaccio.
Un rinforzo promesso e necessario per gestire i detenuti di alta sicurezza che la Uil penitenziari saluta con favore: “Dopo mesi e mesi di vertenze, il penitenziario peligno e tutti coloro che in esso ci operano, possono contare su forze fresche – scrivono Mauro Nardella e Fabrizio Petroni – e che, si spera, possano rilanciare in positivo le aspettative di chi, come i poliziotti da tempo ivi in servizio, stanno da molti mesi, oramai, vivendo il dramma dell’eccessivo stress accumulato”.
I dieci uomini in servizio a Sulmona dovrebbero essere solo la prima tranche dei rinforzi che arriveranno con l’apertura del nuovo padiglione: un nuovo corpo che ospiterà altri duecento detenuti circa, per gestire i quali il Dipartimento ha promesso l’invio di altre quaranta unità di polizia penitenziaria.
“Ulteriori poliziotti che faranno sempre più di Sulmona centro nevralgico del sistema penitenziario abruzzese – continuano i sindacalisti -. Ovviamente non si potrà non tener conto, visto l’inevitabile aggravio di lavoro che la presenza di 200 detenuti in più comporterà, del potenziamento anche del personale di cui al comparto Funzioni Centrali”.
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