Carenza ostetricia, la Asl smentisce: “Avviate le procedure di selezione”

Arriva puntuale la risposta della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila sulla carenza di ostetriche nelle strutture sanitarie della provincia dell’Aquila denunciata da parte della Uil Fpl che aveva comunicato di aver dato mandato ai propri legali di presentare un esposto alla Procura della Repubblica dell’Aquila per la grave carenza di specialisti nei reparti.

“Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa – scrive in una nota ufficiale l’azienda sanitaria – l’Asl già da tempo ha affrontato il problema della carenza delle ostetriche e il 15 marzo scorso ha deliberato l’indizione di un avviso pubblico per il reclutamento”.

La stessa Asl fa sapere che sono pervenute 138 domande e che già è stata azionata la macchina organizzativa per procedere con la selezione del personale e le successive assunzioni che, sempre a detta dell’Azienda sanitaria, non tarderanno ad arrivare. “Peraltro – prosegue l’Asl – per il reclutamento di queste figure professionali l’azienda, ancor prima di indire l’avviso pubblico, aveva preso in considerazione il ricorso alle graduatorie di altre Asl. Tutte iniziative da tempo programmate e che rientrano nel complessivo piano di potenziamento dei reparti di tutti gli ospedali della provincia”.

L’organico dell’unità operativa di Ostetricia e Ginecologia, spiega invece la Uil, prevede la presenza di 14 ostetriche, ma al lavoro attualmente se ne contano appena 8. Infatti, 4 ostetriche, a causa di pensionamenti e maternità, non sono più in servizio e non sono state sostituite, nonostante le richieste da parte dei dirigenti medici. Altre due ostetriche sono invece in malattia per Covid. Dari sempre riportati dalla sigla sindacale che aggiunge: “Oltre a queste figure professionali, mancano tre o.s.s. e un ginecologo mai sostituiti – aggiungono – Una situazione ormai diventata insostenibile che vede, in alcuni turni, una sola ostetrica in servizio, mentre normalmente ne sono previste 3 per turno di servizio. Un professionista, questo è evidente, non si può dividere tra il reparto al quinto piano e le sale parto ubicate al piano terra”.

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