Carne, polvere e applausi: esordio con Lavia per il nuovo Caniglia

Il sipario si riaprirà sabato prossimo (ore 18,30) per la prima volta, davvero, in carne, polvere e applausi, dopo un anno e mezzo di stop forzato: non c’era modo migliore per inaugurare la zona bianca in Abruzzo, che quella di questa mattina con la presentazione dell’anteprima nazionale di “Le leggi della gravità”, atto unico tratto dal libro di Jean Teulé che porta la firma di Gabriele Lavia.

Si torna in teatro, insomma, al teatro Caniglia che per l’occasione segna anche l’esordio in presenza della gestione Meta, con il direttore Patrizio D’Artista che ha ripercorso vicissitudini e speranze di questo nuovo corso rimandato e sofferto. Gli esperimenti online, la difficoltà di fidelizzare un pubblico senza chiamarlo a coorte.

Una scenografia essenziale su cui incombe un orologio a scandire il tempo, quello dell’espiazione della colpa, dei conti con la coscienza, e tre attori sul palco: il commissario interpretato da Lavia, la moglie della vittima (e di Lavia nella vita reale), l’abruzzese Federica Di Martino e il giovane Enrico Torzillo che interpreta l’appuntato in caserma.

La storia è quella di una donna che si presenta in un posto di polizia per confessare l’omicidio del marito avvenuto dieci anni prima: un caso archiviato come suicidio, ma che la donna non riesce ad archiviare nella sua coscienza, presentandosi un’ora prima che scadano i termini per riaprire il caso in commissariato. Per spiegare, tra angosce e il racconto di una vita di violenza subita, il perché abbia lei spinto il marito giù dalla finestra: la gravità della fisica e quella dell’istinto di sopravvivenza.

“Stavo lavorando su un altro spettacolo quando è arrivato il Covid – ha spiegato Lavia – e a causa del virus ho deciso di scegliere una messa in scena che riducesse al minimo le interazioni tra attori. Nonostante questo abbiamo dovuto interrompere per tre volte le prove, iniziate a Roma, proseguite a Rieti e ora concluse a Sulmona”.

Il teatro simbolo della ripartenza dello spirito, della cultura, di un’Italia e un Abruzzo che guardano con fiducia alla stagione che si apre: “Ci tenevamo a fare una prima in teatro – ha detto D’Artista – anche se l’attività estiva si svolgerà nei cortili della città e all’aperto”.

“Sono stata una sola volta al Caniglia per un saggio nel 1996 – ha aggiunto Federica Di Martino – ho accolto con piacere la proposta di Patrizio (D’Artista), un giovane alla guida di un teatro così importante è un segno che fa ben sperare”.

Commenta per primo! "Carne, polvere e applausi: esordio con Lavia per il nuovo Caniglia"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*