
Trenta minuti di buio, non in tutta la città ma nei luoghi simbolo di essa. Sarà questo il messaggio di protesta che alcuni sindaci della Valle Peligna lanceranno giovedì 10 febbraio contro il caro bollette, aderendo all’iniziativa promossa prima dall’Anci dell’Emilia-Romagna, e poi da quella nazionale. Al momento aderiranno certamente i Comuni di Sulmona e Pratola Peligna, ma nelle prossime ore anche altri primi cittadini del Centro Abruzzo potrebbero accodarsi.
L’acquedotto medievale di Sulmona rimarrà al buio per mezz’ora, così come anche i monumenti più importanti di Pratola Peligna vedranno spegnersi momentaneamente i riflettori dalle 20:00 alle 20:30. L’iniziativa è nata da un’idea del primo cittadino del Comune di Cento, in provincia di Ferrara.
Una protesta che nasce dall’aumento di spesa, stimato dal presidente dell’Anci Antonio Decaro, di almeno 550 milioni di euro per i Comuni italiani, su una spesa complessiva annua che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. Una manifestazione che non ha alcun colore politico, poiché i rincari colpiranno tutti i Comuni indistintamente. Dal piccolo centro montano fino a Roma. Dalla città natale di Ovidio al santuario della Madonna della Libera. Una protesta senza bandiere né campanili.
Dovrebbe essere la regola! A che serve illuminare i monumenti alle 4 del mattino in un paesello come Sulmona?!
Appunto…illuminaci tu! Fatte vede da une buone…pure senza luce…
Efficientemente energetico ed energie rinnovabili ! Invece no…..ora ci propineranno il nucleare ! Crea il male e proponi la saluzione! Storia gia vista con il
Covid ed i vaccini !
E con la diffusione dell’elettrico sarà sempre peggio.