
Con una conferenza stampa questa mattina il vicesindaco Marina Bianco ha annunciato tutti i punti che riguardano il bando integrativo per la locazione delle case Ater. “Abbiamo già affidato 8 alloggi in modo definitivo e 2 in via temporanea – ha spiegato la Bianco – I tempi per stilare le graduatorie dipenderanno anche dalla velocità di Ater”.
I requisiti per la partecipazione sono la cittadinanza italiana, la residenza anagrafica o attività lavorativa esclusiva o principale nel Comune di Sulmona. Inoltre, bisognerà non aver riportato condanne negli ultimi 10 anni dalla pubblicazione del bando. Ovviamente non si dovrà avere la titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione su alloggio adeguato a nucleo familiare nell’ambito territoriale interessato dal bando, territorio nazionale o all’estero. A ciò si aggiunge il non essere destinatari di precedenti assegnazioni in proprietà immediata o futuro alloggio edilizio e di possedere un Isee del nucleo familiare non superiore ai 15.853 euro annuali.
Sono esclusi dalla possibilità di fare domanda per il contratto di locazione, coloro che sono stati sfrattati per morosità colpevole o hanno occupato abusivamente alloggi pubblici. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata all’ufficio Protocollo del Comune di Sulmona, o inviata tramite pec, entro 60 giorni dal bando, ovvero entro il 19 novembre 2021; termine prorogato di ulteriori sessanta giorni (18/01/2022) per i lavoratori emigrati e residenti nell’area Europea e, prorogato di novanta giorni (17/02/2022) per i lavoratori emigrati e residenti in Paesi extraeuropei.
Una volta pervenute tutte le domande il Comune provvederà a stilare una graduatoria per l’assegnazione delle strutture con punteggi ottenuti in base a condizioni soggettive (condizione economica, familiare) e oggettive (situazione di grave disagio abitativo). Inoltre il prossimo 13 ottobre scadranno i termini per la richiesta della mobilità. Qualora ci sia necessità del passare da un alloggio più piccolo ad uno con maggiore capienza bisognerà fare direttamente richiesta all’Ente, e non al Comune. Il paradosso in questo campo è quello che rimangano all’interno di abitazioni dalle grandi dimensioni dei nuclei familiari che necessiterebbero, invece, di alloggi più piccoli in termini di metri quadrati dove invece risiedono famiglie numerose e in attesa di case più consone alle loro esigenze.
Intanto la Bianco ha annunciato la prossima riapertura del Centro di Aggregazione Giovanile in via Sangro. “Voglio essere chiara – sottolinea la Bianco – non ho chiuso io quel centro di aggregazione, ma il Governo. Il servizio verrà affidato con carattere transitorio, anche perché voglio controllare come sarà gestito. Potranno partecipare associazioni giovanili dove il direttivo è rappresentato da almeno 3/4 da under 35”.
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