Caso Cogesa, il Pd: “Coerenza, oltre che coesione”

“Noi facciamo una sforzo di coesione, loro facciano uno sforzo di coerenza”: il Pd risponde a stretto giro alla “tempesta in un bicchier d’acqua”, così la definiscono, scoppiata sul caso Cogesa. “Abbiamo espresso solo una nostra posizione – spiegano i consiglieri Di Benedetto, La Gatta e Cristiano Gerosolimo – in coerenza appunto da quanto deciso dall’assemblea dei soci Cogesa all’unanimità lo scorso anno e cioè che non si può procedere all’assunzione di un direttore generale, fin quando i conti della partecipata non saranno in ordine”.

“Non abbiamo attaccato il sindaco – tengono a precisare – a cui confermiamo la nostra fiducia, ma siamo tenuti a dire la nostra. Questo Cda non sta facendo il suo dovere e di questo bisogna prenderne atto”.

“Noi siamo un partito, forse l’unico che si confronta – continuano – e abbiamo le nostre regole democratiche che, in altri tempi, sarebbero state normale routine”.

Non sarebbe stata normale routine, però, di certo, che il capogruppo esprima posizioni sistematicamente opposte ai consiglieri di cui dovrebbe essere sintesi, né, probabilmente, che un segretario sia anche nell’esecutivo: “La Nannarone ci aveva detto di volersi dimettere da capogruppo, ma per noi non è necessario – spiegano i tre – sarà il partito a decidere come procedere su queste incongruenze”.

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