Cassa alla Marelli. Ipotesi riconversione del Gruppo

(foto abruzzolive)

Dalla prossima settimana la produzione alla Magneti Marelli di Sulmona sarà ulteriormente ridotta e vedrà una decina di lavoratori per turno, su tre turni. Ciò è stato deciso per mandare avanti la commessa del Messico. L’azienda aveva già ridotto del 90% la produzione lavorando su tre turni con una quindicina di operai per ognuno. Per gli altri lavoratori è partita la cassa integrazione dal 13 marzo e durerà per 9 settimane fino al 13 maggio. Sono questi gli effetti della chiusura della Sevel in Val di Sangro, per la quale la Magneti Marelli di Sulmona fornisce parte della componentistica.

Altrove, gli stabilimenti automobilistici chiusi stanno valutando di avviare la produzione di macchinari per la rianimazione, in particolare pezzi per ventilatori e respiratori, come potrebbe accadere a Maranello dove la Ferrari ha annunciato di stare a valutare l’opzione. Ferrari e Fca, insieme con il produttore di componenti automobilistici Magneti Marelli, fa sapere il Corriere della Sera, stanno discutendo con la Siare Engineering International di Bologna, numero uno in Italia per le macchine per la ventilazione, per cercare soluzioni e aumentare la produzione di questi apparecchi salvavita. Una possibilità che potrebbe coinvolgere in futuro anche lo stabilimento di Sulmona, anche se al momento è difficile vista la tipologia di produzione che si effettua nella fabbrica sulmonese.

1 Commento su "Cassa alla Marelli. Ipotesi riconversione del Gruppo"

  1. e i sindacati che dicono? si è rotto il giocattolo? non sanno chi attaccare? non c’è una maniglia rotta pericolosa?…..stetv alla casa.

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