
Rinvio a giudizio per Zumar Muhammad (37 anni), con le accuse di estorsione, rapina, lesioni personali, minacce e falso ideologico. Reati che pesano ancor di più sull’uomo di origini pakistane, in quanto aggravati da violenza e dall’uso di un’arma.
La decisione è stata presa questa mattina dal gup del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, per via della vicenda avvenuta nel 2023, a Castel di Sangro. Vittime due persone, ospiti de “Il Geranio”. Una di esse sarebbe stata raggiunta più volte da Muhammad, ricevendo minacce di morte qualora non gli avesse consegnato una somma in denaro. Uno di loro sarebbe stato aggredito dal trentasettenne, che avrebbe tentato di impossessarsi di 750 euro. Muhammad avrebbe prima infilato la mano nella tasca della vittima, per poi mordergli la mano sinistra.
L’uomo, il 29 marzo, avrebbe intimato alla vittima di consegnare a lui i soldi, e di non inviarli più in Pakistan. Il tutto si è svolto nei pressi della stazione degli autobus nel Comune altosangrino, dove l’uomo si sarebbe dichiarato un mafioso della zona. Alle minacce verbali erano state seguite da quelle con un coltello, estratto per ottenere il denaro.
Appena due giorni prima il 37enne avrebbe minacciato un suo connazionale, al fine di ottenere una cospicua somma di denaro.
Le gravi minacce, la violenza e l’uso del coltello aggravano i capi d’imputazione a carico di Muhammad. Sul trentasettenne grava anche l’accusa di aver commesso i reati in luoghi pubblici, ostacolando l’intervento degli aiuti delle forze dell’ordine.
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