Castel di Sangro, nuova sede per il giudice di Pace

Il presidio se lo sono riconquistati con le unghie e con i denti, strappando al ministero, nel 2016, l’autorizzazione a riaprire le porte della giustizia a Castel di Sangro che erano state chiuse nel 2011, con l’impegno di far pesare sulle casse comunali tutti gli oneri di gestione, ad eccezione dei due giudici che vi operano.

Questa mattina (ore 11), gli uffici del giudice di Pace di Castel di Sangro faranno ingresso nella nuova e ristrutturata sede dell’ex prefettura in corso Vittorio Emanuele, sempre di proprietà comunale (come la vecchia sede che si trova in via Costa Calda), ma di gran lunga più prestigiosa e confortevole.

Un’aula per le udienze, intitolata per l’occorrenza dal consiglio comunale a Falcone e Borsellino, due cancellerie (civile e penale), una sala avvocati, due uffici per i giudici ed un archivio, sono i nuovi spazi a disposizione del servizio che ha evitato all’Alto Sangro e soprattutto ai suoi cittadini, di dover percorrere decine di chilometri per discutere le cosiddette cause minori.

Al taglio del nastro parteciperanno, tra gli altri, la consigliera della Corte d’Appello, Elvira Buzzelli, il presidente del tribunale di Sulmona, Piefilippo Mazzagreco e quello dell’ordine degli avvocati Luca Tirabassi.

“Abbiamo realizzato un bomboniera – commenta il sindaco Angelo Caruso – una sede prestigiosa per un servizio di giustizia essenziale per un’area montana come la nostra”.

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