Scrive la sindaca Annamaria Casini in merito: “Insieme a due funzionari del Comune, abbiamo tenuto una ampia e intensa discussione, alla presenza dei tecnici della Snam, dell’Arta e della Asl. Il Comune metterà a disposizione le aree idonee, dove saranno installate le centraline, riservandosi di proporre le zone in base a determinati requisiti che saranno individuati dagli organi tecnici. Vogliamo che sia effettuata la scelta migliore ai fini degli esiti dell’indagine a tutela della saluta degli abitanti della Valle Peligna”.
A questo punto entro 45 giorni Snam dovrà fornire la documentazione tecnica aggiornata richiesta dall’Arta, necessaria per poter formulare il Piano di Monitoraggio, in ottemperanza alla prescrizione impartite dal decreto. Una documentazione, comprendente soprattutto lo studio effettuato in precedenza, è stata richiesta poiché è cambiato il quadro normativo e, dunque, i parametri riguardanti i limiti di emissione. Probabilmente saranno sistemate almeno due centraline, sicuramente una a monte e una a valle del sito interessato.
Lo studio dell’aria prescritto dal Ministero alla Snam avrà la durata di un anno dopo del quale, visti i risultati, potranno iniziare i lavori della centrale che dovranno tenere conto fra le altre cose dello studio. Per quanto riguarda il tratto Sulmona Foligno del gasdotto invece, la pratica è ancora ferma in Conferenza dei servizi e si attende di sapere che intenzione ha il governo Conte nei confronti dell’opera, fortemente osteggiata in campagna elettorale dal Movimento 5 Stelle sulla quale invece la Lega non si è mai pronunciata.
S.M.
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