Centrale Turbogas, l’appello dei Comitati: “Sulmona tra due fuochi”

La centrale turbogas di Metaenergia rimane al centro della polemica ambientalista, proprio in un periodo storico dove la strada del metano rimane più incerta e oscura che mai a causa di una possibile chiusura dei rubinetti da parte della Russia. I comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona, intanto, continuano a dare battaglia per un ultimo disperato tentativo di stop della centrale del gas che sta venendo ultimata nella zona industriale del capoluogo peligno.

“Non è giustificabile il comportamento di chi, nella passata amministrazione municipale, non solo ha tenuto nascosto questo progetto, ma non ha neppure esercitato le sue funzioni istituzionali – scrivono i comitati – disertando per ben tre volte le Conferenze di Servizio alle quali il Comune era stato regolarmente invitato. Sulle responsabilità di quanto accaduto è necessario che venga fatta piena luce”. Un’opera, quella di Metaenergia, che non è di certo nata dall’oggi al domani, visto che il Site Manager dell’azienda, ovvero colui che si occupa di pianificare, coordinare e controllare le attività nei cantieri di impianti energetici, ha preso l’incarico per il progetto sulmonese dal marzo 2020; oltra al fatto che l’autorizzazione integrata ambientale risale al 9 agosto 2019.

“Come Comitati cittadini per l’ambiente e Coordinamento No Hub del Gas – prosegue la nota – abbiamo chiesto al presidente della Commissione Territorio del Comune di Sulmona Claudio Enrico Febbo di essere auditi in occasione della riunione della Commissione convocata per giovedì 10 marzo alle ore 15,30. All’ordine del giorno della riunione c’è la proposta di risoluzione presentata dal consigliere comunale Maurizio Proietti in merito alla centrale turbogas della società Metaenergia”.

“Qualora dovessero essere attivate ambedue le centrali – concludono gli ambientalisti – quella della Metaenergia e quella della Snam, i cittadini di Sulmona si troverebbero “tra due fuochi”, sottoposti alle sostanze nocive dei due impianti, con danni significativi alla salute pubblica, accentuati dalla particolare conformazione della nostra valle ( una conca circondata da montagne alte anche 2000 metri) e dal conseguente fenomeno dell’inversione termica. Pericoli, questi, che sono stati spesso denunciati dai medici del territorio, ma ai quali la nostra classe politica non sembra aver prestato fino ad oggi la necessaria attenzione. Auspichiamo che il Consiglio Comunale prenda una posizione di netta contrarietà alla centrale della Metaenergia e che metta in atto tutte le iniziative necessarie affinché questo impianto non entri in funzione. Un provvedimento che riteniamo indispensabile è la richiesta, da parte del Comune, del monitoraggio preventivo della qualità dell’aria per almeno un anno, sulla base di criteri rigorosamente scientifici. Tali criteri non sono stati applicati con la centrale Snam ed è per questo che, insieme a diverse associazioni ambientaliste, abbiamo richiesto la ripetizione del monitoraggio effettuato dalla multinazionale del gas, i cui risultati – peraltro non ancora noti – non possono essere perciò considerati attendibili. La salute è un bene comune non negoziabile. I rappresentanti istituzionali del nostro territorio diano prova di essere all’altezza del ruolo che la cittadinanza ha loro affidato”.

5 Commenti su "Centrale Turbogas, l’appello dei Comitati: “Sulmona tra due fuochi”"

  1. Peccato che ci si muova a tutti i livelli (buoni e cattivi) sempre dopo e il peggio e quando già è stato tutto definito.
    Almeno ai comitati va riconosciuto che danno e fanno una dura battaglia.

  2. Con la scusa del caro energia vi faranno fare quello che vogliono ! La turbogas a Sulmona era qualcosa che potevano risparmiarci visto che già respiriamo aria di Cogesa !
    Ma si ….”in tempo di guerra anche le zoccole sono un pasto prelibato “!

  3. Ancora una centrale a gas?
    Nell’ottica di diversificare le fonti energetiche e contribuire
    a ridurre la dipendenza dal das russo, perché non si chiede all’azienda, se proprio va fatta la centrale, di riprogettarla come centrale a carbone, molto più economica?

  4. francescovalentini1935 | 9 Marzo 2022 at 18:14 | Rispondi

    Ogni giorno una sorpresa che ci allontana dalla passata Amministrazione,una Centrale gas quasi pronta all’insaputa del popolo che lotta da anni per impedire il.metanodotto:sarebbe il caso di andare fino in fondo e arrivare agli Artefici di questa mascalzonata che gioca sulla pelle dei cittadini.

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