Centro Abruzzo: 12mila alle urne. Conferme e novità per la fascia tricolore

Sono 49 su 305 i Comuni abruzzesi che andranno alle urne il prossimo 12 giugno. La data confermata dal governo nei giorni scorsi apre di fatto la campagna elettorale che terminerà, per i cinque Comuni superiori ai 15mila abitanti, verosimilmente con il turno di ballottaggio il 27 giugno.

La provincia più interessata è quella di Chieti che vedrà rinnovare 23 amministrazioni comunali, tra cui i centri più grandi di Ortona e San Salvo. Cinque invece i Comuni alle urne in provincia di Pescara (tra cui, superiore ai 15mila abitanti, Spoltore) e 4 in quella di Teramo, dove il centro più grande è quello di Martinsicuro.

Nella provincia dell’Aquila sono invece 17 quelli chiamati alle urne, tra cui spicca, ovviamente, il capoluogo dove la campagna elettorale è già iniziata per un duello molto acceso tra il sindaco uscente Pierluigi Biondi e la deputata Stefania Pezzopane.

In Centro Abruzzo, invece, dei 5 Comuni al voto, quello più importante è sicuramente Pratola Peligna. Alle urne torneranno anche Campo di Giove e, in Alto Sangro, Barrea, Civitella Alfedena e Pescasseroli. In tutto quasi 12mila aventi diritto al voto.

A Pratola Peligna la sindaca uscente Antonella Di Nino è già in marcia per la sua riconferma: manifesti già affissi e squadra in gran parte confermata. Otto dei dodici candidati nel 2017 saranno confermati in lista (il cui nome è sempre “Pratola Bellissima”): Antony Leone, Nunzio Tarantelli, Aldo Di Bacco, Fabiana Donadei, Chiara Cavallaro, Marianna Palombizio e Adele Leombruni. A loro si aggiungeranno quattro nuove entrate: Marialaura Iacobucci, Luciano Leopardi, Sandra Puglielli e Piero Di Cioccio. Contro chi dovrà confrontarsi la sindaca uscente, non ancora è stato definito dalle opposizioni (quella dei gerosolimiani e del centrosinistra-Pd) che, a differenza della scorsa tornata elettorale, stanno cercando di trovare un accordo per tentare di scalfire l’indubbio favore di cui gode la sindaca uscente. Non sarà cosa semplice ribaltare i pronostici, perché la Di Nino nel suo quinquennio di governo ha dimostrato di saper bene amministrare, di saper gestire i rapporti con le opposizioni e porta a casa diversi risultati. Per questo le opposizioni sono in forte difficoltà: fino a qualche giorno fa uno dei papabili sfidanti era Enrico Tedeschi, avvocato, figlio dell’ex Gabriele. Sembra però che ora abbia rinunciato all’impresa e si sta facendo strada l’ipotesi di candidatura di Enzo Margiotta, ex amministratore di Cogesa e uomo legato a Gerosolimo. Sul suo nome, però, non ci sono molte convergenze. La strada per la presentazione delle liste, che dovrà essere fatta un mese prima del voto, però, è ancora lunga. Gli aventi diritto al voto a Pratola sono circa 8mila, ma i votanti effettivi sono circa 5mila (tanti furono nel 2017), quando la Di Nino vinse con 1919 voti (il 38,96%), in una corsa che fu a quattro.

A Campo di Giove il sindaco uscente Giovannino Di Mascio, lascerà probabilmente il testimone al suo vice, Stefano Di Mascio, ingegnere e insegnante, che sembra al momento non avere grandi rivali. Il cosiddetto centrosinistra appare infatti molto sfaldato e difficilmente riuscirà a mettere in piedi una lista competitiva. Alle scorse amministrative votarono 641 elettori su 877 aventi diritto.

In Alto Sangro nel piccolo centro di Barrea (720 aventi diritto e 488 votanti nell’ultima tornata), il sindaco Andrea Scarnecchia, 58 anni, completa il suo terzo mandato, iniziato nel 2007 e riconfermato nel 2017, con la lista  “Barrea Democratica”, maturando  96,77 %. Tra i possibili candidati, Franco Di Paolo, 64 anni, ex amministratore del Comune di Barrea, dal 1997 al 2002.

Ancora più piccola la realtà di Civitella Alfedena: 293 aventi diritto e solo 176 schede nell’ultima tornata quasi tutti (89,53%) per l’attuale sindaco, Giancarlo Massimi, 61 anni, che però ha deciso di tentare di indossare la fascia tricolore a Sabaudia, dove sarà il candidato del Pd. Il suo gruppo dovrà scegliere ora il suo successore, considerando che Massimi, insieme alla moglie Flora Viola, amministra il paese dal 1998.  

Numeri diversi per Pescasseroli dove per i circa duemila elettori (1337 andarono alle urne nel 2017), si prospettano cinque liste, ma al momento sono soltanto voci di piazza, che necessitano di conferma.  Il sindaco uscente, Luigi La Cesa, 57 anni, potrebbe riproporre la sua candidatura, dopo la vittoria del 2017 con la lista civica “Impegno per Pescasseroli” che raccolse il 52,98 % di consensi, contro il suo illustre competitore Paolo Gambescia.

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