Centro storico, Balassone e Pingue bocciano il questionario

I consiglieri di minoranza Maurizio Balassone e Fabio Pingue criticano le decisioni della sindaca Casini sulla pedonalizzazione del centro storico. “Se le intenzioni sono buone – scrivono i due consiglieri – il metodo è del tutto sbagliato e, anzi, può persino essere controproducente. Sulla questione della pedonalizzazione del centro storico e più in generale sul metodo di democrazia partecipata non ci si può affidare all’improvvisazione, perché la partecipazione presuppone un metodo scientifico come ci ha detto la professoressa Lina Calandra, associata dell’università dell’Aquila ed esperta nel settore, nell’incontro che SBIC ha organizzato il mese scorso e che il sindaco e la maggioranza tutta hanno pensato bene di disertare”.

Da ieri è infatti possibile compilare sul sito del Comune un questionario sul tema. L’inizio di una fase di ascolto sostiene Casini, che porterà ad una decisione condivisa sul Centro Storico. Per Sbic e Pingue però questo sembra ridurre la complessità della questione. “La partecipazione – scrivono ancora i due consiglieri – come abbiamo dimostrato nel nostro incontro e nel dibattito che ne è seguito, ha bisogno di professionalità, su cui pure SBIC, lo scorso anno, con un emendamento al bilancio, aveva chiesto di investire. Solo le professionalità sono in grado di formulare correttamente le domande e in grado di tirar fuori dalle risposte e dal quadro conseguente le reali necessità, i bisogni più veri, anche se non direttamente palesati, tanto da poter esser letti e interpretati come veri e cogenti da chi possiede gli strumenti intellettuali e le relative capacita professionali”.

“Il questionario – continuano Balassone e Pingue – è cosi misero nella sua articolazione e cosi riduttivo che per esempio tralascia completamente un dato fondamentale della fase delle interviste e cioè il fattore umano e la possibilità, da parte dell’intervistatore, di articolare le domande e di interagire con l’intervistato e con quello che man mano viene fuori dall’intervista. E’ vero che questo è un processo lungo e complesso ma la buona politica e la buona amministrazione hanno bisogno ogni volta di andare al cuore del problema e cercare le soluzioni più appropriate, anche se queste potrebbero costare qualche spot in meno”.

10 Commenti su "Centro storico, Balassone e Pingue bocciano il questionario"

  1. Questo questionario rispecchia l’approssimazione di questa amministrazione perché in matematica 0 = 0 sempre.

  2. E sce mo stiamo altri dieci anni ad aspettare che pingue e Baladsone prendano una decisione intanto io muoio di cancro ai polmoni…

  3. Già questa estate sono finito in ospedale per una psoriasi dovuta da inquinamento atmosferico al prossimo giro il funerale credo….

  4. Un QUESTIONARIO che contempli la possibilità di interagire con l’intervistato?? Il “Fattore umano” applicato al concetto stesso di “somministrazione di un questionario” è roba da prendere i pop corn… Leggere di professionalità e strumenti intellettuali partendo da queste basi mi sa del solito ca da fa tu sulmontino. Ma mica è obbligatorio fare dichiarazioni ad minchiam, non avendo alcuna cognizione di ciò di cui si parla facendo finta di aver studiato eh! Perdere tempo per parlare di un questionario poi, che per quanto ingenuo è pur sempre un tentativo di ascolto, non scontato. Immagino l’applicazione dei due intellettuali qui nel cercare soluzioni “scientifiche” ai troppi problemi della città…che mal di testa.

    • Né legge né scrive | 8 Novembre 2019 at 17:13 | Rispondi

      Andonyo ng la D, lapprossimazione è una brutta malattia di questa città e i suoi amministratori sono colmi… e a quanto pare anche Lei. La democrazia partecipata si attua attraverso metodi scientifici, che nel caso specifico sono stati indicati da una docente universitaria. Il sulmontino mi sembra sia proprio Lei: esempio di approssimazione e del basta fa caccos

  5. Ho visto, compilato e inoltrato il questionario. Nel mio piccolo posso dire che non era certamente fatto bene,ma lo ritengo un inizio anche se, alla fine, perché un centro storico sia fruibile come secondo le intenzioni del comune, non dovrebbe servire un tale mezzo per realizzarlo. Il comune raccomanda decoro ai privati, quando le prime cose ad essere indecorose sono proprio le cose di cui esso stesso dovrebbe occuparsi: impalcature, transenne e reti in centro, parco fluviale, area camper, siti di interesse storico chiusi, abbandonati è sommersi da escrementi di volatili…

  6. Scusate la “e” congiunzione trasformata in verbo dal correttore automatico 😖

  7. Se il germe mi desse la possibilità di inserire foto, farei vedere cosa succede ogni gg a tutte le ore per il corso…. Un casello autostradale e poi vediamo se bisogna interpellare i professori o pure uno scemo capisce che così non può essere…. Tanto la silicosi me la sto a prendere io…

  8. Jhojho1967@libero.it | 8 Novembre 2019 at 09:56 | Rispondi

    Altro che città desertificata… Credo che al casello di pratola passano meno auto e soprattutto meno furgoni…

  9. Palla al Centro.. Storico | 8 Novembre 2019 at 12:50 | Rispondi

    E dire che non si abita a Roma… un quarto d’ora a piedi e sei in centro.. chiudere il centro storico alle auto anche per tutelare i monumenti. L’Annunziata, tanto per fare un esempio è metà bianca e metà nera, potrebbe essere meta di pellegrinaggio di tifosi dell’Ascoli, dell’Udinese o della Juventus..

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