Certificato dal Touring, il Cammino di Celestino resta con la porta “d’ingresso” sbarrata

E’ uno dei quattro sentieri che hanno ottenuto la certificazione di qualità in Italia, un marchio importante che porta il logo del Touring Club Italiano che domani premierà a Pescara “Il cammino di Celestino”. Il trekking di 97 chilometri che da Sulmona arriva a Serramonacesca nell’Abbazia di San Liberatore a Maiella è stato infatti inserito tra le mete certificate, insieme al Sentiero del Viandante, lungo la sponda orientale del Lago di Como e agli altri due nuovi cammini certificati, la Via del Nord della Via di Francesco tra Umbria e Toscana e La Via del Giovane del Cammino di San Francesco di Paola.

Alla base del processo di certificazione c’è il Modello di Analisi dei Cammini Touring che, attraverso l’indagine di oltre 200 indicatori divisi in sette categorie, valuta la qualità complessiva dell’esperienza turistica: dalla segnaletica alla mobilità, dalla fruibilità delle risorse turistiche alla varietà dei servizi dedicati al camminatore, dalla governance del territorio alla sua promozione, manutenzione, pulizia e fruibilità del tracciato. L’analisi avviene ripercorrendo l’esperienza del turista/camminatore anche attraverso dei sopralluoghi lungo l’itinerario. Al termine del percorso di valutazione viene elaborato il Piano di valorizzazione del Cammino che suggerisce interventi di sviluppo e miglioramento dei tracciati e dell’offerta locale connessa.

Alla premiazione di domani saranno presenti i vertici del Parco Maiella, l’assessore regionale al Turismo, Daniele D’Amario, e il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri.

E’ una fetta importante e ancora poco sfruttata a Sulmona e in Abruzzo del turismo esperenziale, che in altri territori di Italia e del mondo, attira migliaia di turisti ogni anno. Un connubio perfetto, quello della Maiella, tra spiritualità, natura e enogastronomia, che potrebbe ottenere numeri importanti di visitatori.

Per Sulmona un’occasione da non perdere per diventare, come è stato per il treno dei Parchi, un hub di partenza per le comitive e i singoli. Per farlo, però, occorrerà come prima cosa riuscire finalmente ad aprire la porta principale, ovvero l’area celestiniana con l’annesso chalet di Sant’Onofrio che, ad oggi, resta chiuso. Alla struttura mancano ancora, infatti, alcuni lavori di ultimazione e, soprattutto, un accordo sulla gestione, ancora sospesa nelle contrattazioni in corso con l’associazione Celestiniana il cui mandato di gestione venne interrotto nel 2010 (quando l’area venne chiusa) e mai più ripristinato.

Nel frattempo la zona è stata riqualificata, con i lavori di sistemazione esterna ultimati, ma di fatto inutilizzati. Neanche la Pasqua, a quanto pare, porterà una lieta sorpresa.

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