Cervo al pit stop

La natura è di casa nel comprensorio peligno-sangrino, ma non solo. Diciamo che su tutto il territorio abruzzese ci si può letteralmente immergere con le sue meraviglie. Sì perché vivere in Abruzzo, e in particolar modo nell’entroterra, significa anche fare i conti con la natura. Vedere le sue bellezze, ammirarle e rispettarle. Entrarci a contatto, quando possibile, ma ricordarsi sempre che dietro ad un animale apparentemente mansuete si può nascondere un pericolo per lui o per l’uomo. L’esempio, oggi, arriva da Pettorano sul Gizio, più precisamente dalla statale dove sfrecciano macchine e camion in quel viavai quotidiano di mezzi tra Valle Peligna e Alto Sangro.

Qui da giorni staziona nei pressi della piazzola di sosta un maestoso cervo. Uno di quegli esemplari tanto delicati quanto imponenti. D’altronde siamo nel cuore pulsante della regione dei parchi. Gli intrusi, in questo caso, potrebbero tranquillamente essere i conducenti dei veicoli. Ecco perché serve far attenzione e avere prudenza. Vuoi per l’incolumità dell’animale, vuoi per la propria. Il 112 è già stato allertato e, nonostante il cervo sia mansueto e socievole, l’animale verrà presto allontanato. Anche perché già due volte tra settembre e novembre dello scorso anno si sono verificati incidenti, nei pressi di Popoli, dove sono stati coinvolti appunto dei cervi. L’animale sembra quasi essersi fermato per un pit-stop, ma molto probabilmente non riesce ad attraversare la strada per tornare in mezzo ai boschi, spaventato dalle automobili che percorrono quel tratto di strada.

Resta il fatto che la fauna locale continua a entrare sempre più spesso a contatto con l’uomo. Villalago, ad esempio, lo scorso anno fu invasa dai cervi che stazionarono sulla piazzetta del paese. Non è dato sapere se sono gli stessi immortalati nel lago di San Domenico lo scorso ottobre per una nuotata fuori stagione, ma è certo che la località lacustre è luogo privilegiato dalla specie.

C’è poi il caso di Villetta Barrea, dove a inizio anno una coppia di cervi si fermò a pasteggiare con frutta e verdura gentilmente offerta da un venditore di ortaggi ambulante, il quale ha regalato il frutto del proprio lavoro e del suo sudore ai due cervi. Proprio nel paese altosangrino, infatti, non è raro incontrare questi animali in giro per strada. A tu per tu con la natura.

7 Commenti su "Cervo al pit stop"

  1. Spezzatino ai profumi di bosco, polenta e vino rosso

    • Allo sparatore, se hai il coraggio nome e cognome grazie.

      • Ti regalerò una rosa | 30 Marzo 2022 at 22:59 | Rispondi

        Ma quale coraggio.
        Quello ce l’hanno solo per sparare ad animali imbambolati dall’antropizzazione.

      • Mi chiamo Antonio | 31 Marzo 2022 at 08:01 | Rispondi

        … intanto comincia a metterlo tu se avanzi la pretesa di farlo mettere agli altri… ma poi non servirebbe a nulla… sai quante persone se lo immaginano apparecchiato in quel modo?
        Alcune migliaia che hanno visto e vedono ogni anno distrutti i loro raccolti agricoli, frutteti, oliveti… e automobili, a causa dell’aumento eccessivo di questi simpatici e confidenti “ animaletti” che da adulti raggiungono anche i 200 Kg …
        E dovresti saperlo bene, firmandoti “ forestale” ( sarebbe meglio scrivere Ex ) che spesso, molto spesso, i danni che arrivano anche a migliaia di euro non glieli ripaga nessun Ente audito.

      • In Veneto è legale quindi?

  2. Ti regalerò una rosa | 30 Marzo 2022 at 20:09 | Rispondi

    Spezzatino di cacciatore?

  3. Ti regalerò una rosa | 30 Marzo 2022 at 23:00 | Rispondi

    Ma quale coraggio.
    Quello ce l’hanno solo per sparare ad animali imbambolati dall’antropizzazione.

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