Hanno rischiato molto gli automobilisti che la notte scorsa viaggiavano sull’autostrada Roma-Pescara verso le 2,30 di notte. Sulla carreggiata di sorpasso, nei pressi di Pescina, infatti, c’era un cervo di grandi dimensioni morto, presumibilmente investito da un autoveicolo il cui conducente ha pensato bene di dileguarsi e lasciare la carcassa dell’animale in mezzo alla strada. Un gesto che avrebbe potuto creare gravissime conseguenze e il cui autore, al momento, è ignoto, anche se la Polstrada di Pratola Peligna, intervenuta sul posto, sta visionando tutte le telecamere in entrata e uscita dell’autostrada per risalire al responsabile.
La carcassa così è stata rimossa subito dagli agenti, ma il problema sull’autostrada dei Parchi è reale.
Proprio nei giorni scorsi, infatti, si è svolta alla prefettura dell’Aquila una riunione a cui hanno partecipato le forze dell’ordine e i gestori concessionari dell’autostrada e nella quale è emersa la necessità di attuare subito alcune misure per aumentare la sicurezza sulla strada veloce. La fauna selvatica, infatti, è cresciuta numericamente in modo impressionante negli ultimi tempi; per questo si sta pensando ad alcuni interventi per mettere in sicurezza sia gli automobilisti che gli animali: l’adeguamento delle recinzioni autostradali, dissuasori, pannelli ed altre forme di contenimento del fenomeno facendo ricorso anche alla tecnologia.
Se si fosse fermato e avesse chiamato la Stradale si sarebbe potuto far risarcire i danni visto che gli animali selvatici sono di proprietà delle Regioni e ne rispondono dei danni cagionati. Se l’investitore stava nei limiti non ha nulla da temere in quanto non sarebbe dovuto entrare, anzi avrebbe potuto chiedere i danni anche per lo spavento e il rischio corso. Certo che si dovrebbe riflettere sia sul come sia entrato in autostrada che il mancato avviso da parte dell’investitore e il conseguente pericolo per la ciecolazione
Una delle autostrade più care d’Italia e questo è il livello di sicurezza.
Adesso, la colpa è dell’eventuale vittima,forse era un camion, che per fortuna potrebbe non aver avuto gravi conseguenze, articoli come questo fanno solo ridere. o piangere!
Vinicio, c’è poco da ridere e, nel tuo caso, molto da piangere. C’è l’obbligo, da codice della strada, di soccorrere l’animale se ancora in vita o segnalare alle forze dell’ordine la presenza dell’animale se deceduto. Senza considerare che lasciare un animale di quella stazza in una carreggiata, senza avvertire, è da criminali (o coglioni) perché qualcuno altro può farsi molto male (pensa a un motociclista) o comunque distruggere il veicolo. Invece di fare sempre polemica a vuoto, mettetevi nei panni degli altri e valutate gli interessi della collettività.
Se non si chiudono questi parchi è una jellatura per gli Abruzzi .Sono anticostituzionali e pericolosamente utopistici con queste reintroduzioni fantastiche di animali anomali.
Povero animale….che lantua anima possa gioire in eterno