Chalet senza gestione, l’Eremo di Sant’Onofrio rimane nel limbo

Ufficialmente aperto ma formalmente chiuso. L’affidamento dell’area per la gestione dello chalet dell’Eremo di Sant’Onofrio è un caso che tiene nel limbo uno dei siti d’attrazione più importanti di Sulmona e, più in generale, dell’intera Valle Peligna. Anche perché i lavori sono stati ultimati e riconsegnati all’Amministrazione comunale lo scorso 8 dicembre. Ad oggi, però, nonostante i solleciti dell’Associazione Celestiniana, che ha richiesto anche un incontro con il sindaco Gianfranco Di Piero, l’area non è stata affidata né a un privato, né un ente pubblico.

Nulla vieta di accedere a piedi lungo il percorso che porta all’Eremo, all’interno del quale, con l’approvazione data oggi dalla giunta comunale, saranno restaurati i dipinti murali grazie ai ventimila euro messi a disposizione dal Fai grazie al concorso “I luoghi del cuore”. Manca, però, quella sorveglianza necessaria per mantenere in una condizione accettabile un’opera conclusa appena quattro mesi fa. Il rischio, infatti, è quello di lasciare l’intera zona alla mercé di tutti, vandali compresi.

Il nodo gordiano è lo chalet e la sua gestione. La struttura è stata ultimata, lasciando un arredo generico per chi se ne prenderà cura e realizzando bagni anche per i portatori di handicap. Come sfruttare l’opera starà al futuro gestore: se farne un infopoint oppure un luogo di ristoro. Da capire se lo spazio esterno servirà come posto auto, oppure se si vorrà proseguire sul percorso tracciato dall’Amministrazione Casini, che aveva investito in bus-navette per far da spola ai visitatori tra la Badia sulmonese e l’eremo.

Mancano, inoltre, alcuni dettagli tecnici. Il collaudo della tettoia del belvedere è stato già effettuato, ma deve essere ancora preso agli atti e, sembrerebbe, che la firma del dirigente sia ormai prossima. Da un anno, inoltre, è stato richiesto l’allaccio della corrente elettrica, necessaria per i fari per l’illuminazione dell’eremo che sono in procinto di essere installati.

L’Associazione Celestinana ha ribadito prima delle festività pasquali, tramite Giulio Mastrogiuseppe, che per la gestione dell’area è necessario fare un ragionamento ad ampio raggio. Anche perché solo grazie ai volontari dell’Associazione si è mantenuto aperto l’Eremo negli ultimi anni, seppur con una continuità non garantita.

4 Commenti su "Chalet senza gestione, l’Eremo di Sant’Onofrio rimane nel limbo"

  1. Claudio Ranucci | 26 Aprile 2023 at 21:55 | Rispondi

    Continuo a domandarmi quanto si inizierà a finanziare solo Opere che presentino ANCHE ,e soprattutto, il piano gestionale. Musei,area camper,parco fluviale ,adesso il chiosco dell’Eremo e mi fermo qui. Anzi no : ma avete visto la pessima qualità dei materiali e l’orribile esecuzione di quei lavori??!! Nel cuore della pietra della Maiella…… Ma qualcuno li ha controllati e chi li ha certificati??!!! Non può essere tutto ammesso e tollerato,per favore un po’ di dignità e di senso civico

  2. Cosa ci vuole? | 26 Aprile 2023 at 22:00 | Rispondi

    Ieri c’era una marea di gente che a piedi saliva dalla Badia all’eremo…è vergognoso che dopo 4 mesi ancora non sia aperto lo chalet…sia per dare ristoro e l’uso dei wc…ritengo che comunque la strada debba continuare ad essere chiusa al traffico…al limite utilizzando delle navette…

  3. Campa con il turismo | 26 Aprile 2023 at 22:11 | Rispondi

    Con la bocca si alzano palazzi, con i fatti nemmeno un mattone ; poi in campagna elettorale ci si riempie la bocca parlando di turismo.

  4. L’area camper è stata data in gestione.
    Non sono stati ultimati i lavori in via Turati dove la ringhiera è arrugginita e il manto stradale che sembra una groviera.
    Mancano le segnalazioni necessarie per ibturisti per accedere alcentro ed i cestini porta rifiuti e deiezioni canine.
    L’amministrazione comunale continua ad essere sorda e cieca.
    Esiste ancora un’amministrazione comunale?
    Come mai ieri era assente alla processione del Patrono?

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