
Paventa una vendetta e viene denunciato per porto abusivo d’arma. Ad essere querelato è un uomo di 51 anni, residente in Centro Abruzzo, che voleva farsi giustizia da sé nei confronti di Antonio Mancini, il sessantanovenne che ha ucciso la moglie Cleria, a Lettomanoppello, lo scorso 9 ottobre.
Il cinquantunenne, secondo la ricostruzione fornita dalle Forze dell’Ordine, ha telefonato alla centrale operativa di Popoli Terme, minacciando di uccidere Mancini. “Quello è un assassino, ora lo ammazzo”, queste le minacce telefoniche nei confronti di Mancini, che in questo momento si trova dietro le sbarre del carcere di San Donato, a Pescara.
I militari dell’Arma dei carabinieri si sono così recati a casa dell’uomo, per svolgere una perquisizione. Grazie ai controlli è stata rinvenuta una pistola, consegnata spontaneamente dal cinquantunenne. Un’arma che l’uomo avrebbe ereditato dal padre, ma mai denunciata. Il cinquantunenne è stato deferito dai carabinieri alla Procura della Repubblica di Pescara, venendo denunciato in stato di libertà.
Zichichi