Chiede passaggio alla Villa in scooter e prova a scippare il conducente: tentativo di truffa sventato

La truffa, a volte, si cela dietro le lacrime di una finta disperazione. Lo sa bene Giovanni Di Mattia, uomo residente a Sulmona, che ha rischiato di pagare a caro prezzo per la propria sensibilità. I fatti, denunciati sul proprio profilo Facebook da Di Mattia, sono avvenuti quest’oggi. Una consueta fila al Cup di Sulmona per una prenotazione, interrotta dalla richiesta di aiuto di una ragazza. Giovane, molto magra, carnagione scura e la supplica: “Mi sento male, aiutatemi”. Un’implorazione non caduta nel vuoto, con alcune monete date dall’uomo alla ragazza per acquistare dell’acqua.

Quaranta minuti dopo la sorpresa, con la vittima che esce dal Cup e trova, a fianco al proprio scooter, la ragazza intenzionata a riconsegnare il resto per quell’acqua acquistata nel bar vicino. “Mi chiede con occhioni umidi di accompagnarla a casa, nei pressi della villa comunale”, spiega Di Mattia, che con un ulteriore slancio di umanità consegna alla ragazza il casco e la fa salire in sella.

L’avventura caritatevole si trasforma in disavventura pochi metri dopo. “Avverto sulla circonvallazione alcune manovre sulle mie spalle, penso – ha paura si stringe a me -. Ad un certo punto, mi sento materialmente più leggero. Appena fermo lo scooter cerco la catenina d’oro con medaglia che indosso da quando mia madre me l’ha regalata, ovvero maturità del 1984. Non ce l’ho più. A quel punto tutto mi sembra chiaro. Intimo alla ragazza di restituirmi la catenina. In un primo momento dice che non ne sa niente, poi mentre sto chiamando le forze dell’ordine, mi minaccia, mi dice che è minorenne, le rispondo che saranno i tutori della legge a decidere se ho fatto qualcosa di sbagliato nell’aiutare una ragazza o se sarà denunciata per furto dopo perquisizione”.

Solo in un secondo momento la ragazza fa ricomparire la catenina, nascosta all’interno del reggiseno. Poi la fuga, verso la Villa Comunale dove ad attenderla c’è una BMW scura. Alla guida, secondo la vittima, ci sarebbe un complice che la ragazza avrebbe allertato al telefono.

“Ho sempre aiutato il mio prossimo – conclude Di Mattia -, ma cosa farò la prossima volta? Attenzione a questa esile e giovane ragazza”.

7 Commenti su "Chiede passaggio alla Villa in scooter e prova a scippare il conducente: tentativo di truffa sventato"

  1. Se ci fossero più forze dell ordine nessuno di noi avrebbe paura ad aiutare il prossimo !

  2. Se ci fossero più forze dell’ordine otterremo solo uno stato di polizia per maggiori controlli a cittadini onesti e regolari. I delinquenti, se pur arrestati, vengono, da certe istituzioni, rimessi subito in libertà, con tante scuse e qualche risarcimento per il disturbo.

  3. Negli USA sarebbe finita sotto qualche ginocchio a baciare le formiche

  4. Nn è questione di più forze dell ordine purtroppo in Italia la maggior parte dei giudici e di sx e nn c è certezza della pena

    • Ancora con sta fregnaccia | 30 Giugno 2025 at 20:56 | Rispondi

      Ma te na cocce!! In Italia nn c’è certezza della pena perché non c’è la legge che nn fa il tuo governo altro che fregnacce!! Se lo stato dice che chi commette un furto o un a truffa prende una pena non inferiore ne minimo ai cinque anni va diritto in prigione !

      • Eh si, riempiamo le carceri con i ladri di catenina! Tre gradi di processo, con le spese tutte a carico dello stato. Ci guadagnerebbero solo gli avvocati.
        Cambiare le regole di ingaggio delle forze dell’ordine potrebbe essere utile per frenare la piccola delinquenza

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