Chiusura Cea, Schiazza: “decadimento culturale e inerzia dell’amministrazione”

La chiusura del Centro di Educazione Ambientale “Paolo Barrasso” testimonia l’irreversibile decadimento culturale della Città di Sulmona e la scarsa attenzione dedicata dall’amministrazione Comunale alle politiche ambientali ed all’educazione delle nuove generazioni sui temi dello sviluppo sostenibile”. Così spiega Patrizio Schiazza segretario regionale di Ambiente e/è Vita Onlus, a seguito della revoca da parte della Regione Abruzzo del riconoscimento di Centro di Educazione Ambientale di interesse regionale al Cea. Il segretario tira in causa il Comune di Sulmona che sembrerebbe concentrato su altro,una lenta fine quella del Cea, a cui si assiste inermi “La manifesta inerzia dell’amministrazione Comunale, a seguito di tale atto, ha poi completato l’opera sancendo, in modo inequivocabile, la fine di un polo culturale che , in passato, aveva brillato per iniziative e per aver concorso ad educare le nuove generazioni alle “buone pratiche” comportamentali”.

Un centro tra i primi a nascere in Abruzzo, con professionalità di altissimo livello e dedicato alla memoria di un illustre scienziato. Sulmona, insomma, “al netto dei seminari-convegni di approfondimento-studio ed attività di ricerca, mancherà completamente il raccordo funzionale fra il Cea ed il mondo della scuola e verrà, conseguentemente, meno anche la possibilità di inserire nei POF una pianificazione concordata e finalizzata alla creazione di percorsi didattici calibrati sulle materie ambientali e modulati sugli studenti a seconda dell’ordine e grado”

Un danno, oltre che culturale, economico, la revoca del riconoscimento e la chiusura del Cea hanno reso impossibile la partecipazione della città al bando di 200 mila euro promosso dalla Regione Abruzzo con la attraverso il “Progetto di Educazione ambientale per i cambiamenti climatici, la sostenibilità e la resilienza e per la prevenzione degli incendi boschivi“ diretto ai comuni abruzzesi destinatari del contributo regionale. Il Bando avrebbe potuto rappresentare un’occasione di stimolo per la riattivazione del Centro e per giungere nel successivo biennio ad un nuovo riconoscimento, “ma nulla di nulla” e sottolinea ” Eppure i Cea in altre parti d’Abruzzo costituiscono, oltre che fonte di arricchimento culturale e fucina di progetti, anche opportunità sia per la formazio ne di giovani professionisti sia per la creazione di qualche posto di lavoro”.

Appare impensabile dunque un “salto di qualità” senza una preventiva azione di educazione in grado di co-responsabilizzare ed “istruire” i cittadini ad una nuova sensibilità rispetto alle risorse ambientali. Toccherebbe dunque seguire progetti “che muovano verso il superamento di un approccio di tipo conservatoristico (ovvero di mera divulgazione di nozioni) ad un modello innovativo in grado di promuovere iter formativi annoveranti fra gli obiettivi principali l’adozione di strategie di informazione idonee a favorire scelte responsabili nei confronti del sistema naturale”

Senza giraci attorno, insomma gli obiettivi sarebbero: l’adozione di una politica di sostenibilità di prossimità, il raggiungimento dei traguardi fissati dalle più recenti Agende Internazionali ed Europee nelle materie dedicate e la conseguente assunzione di azioni amministrative e comportamenti individuali atti ad aumentare la capacità di resilienza dei territori e la mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici. Cosa che però si prospetta “irraggiungibile” per Sulmona

Ambiente e/è Vita”Abruzzo Onlus non starà a guardare, nei prossimi giorni chiederà un incontro all’amministrazione per conoscere lo status quo e cercare di stimolare un’inversione di tendenza che, a tutt’oggi, appare molto difficile.

 

1 Commento su "Chiusura Cea, Schiazza: “decadimento culturale e inerzia dell’amministrazione”"

  1. Vorrei a tal proposito ricordare che il progetto per la realizzazione del C.E.A. “Paolo Barrasso” fu elaborato da un gruppo di lavoro coordinato dal sottoscritto e composto dal compianto Paolo Barrasso, Mario Pelino, Panfilo Porziella.
    Il progetto stesso – il primo per il Centro Sud – fu approvato dalla Giunta La Civita con deliberazione n. 271 del 26/2/1987 e finanziato dal Ministero dell’Ambiente con D.M. DEC/VIA/400 del 25/11/1989 per un importo di L. 218.000.000 !
    Il CEA P. BARRASSO ebbe sede Nei locali di Santa Caterina ) ex scuola media Ovidio = e fu dotato di strumentazione scientifica e di lavoro per 99.958,572 …arredamento per circa 35.000.000 computer e attrezzatura informatica per circa 20.000.000 – MATERIALE DIDATTICO PER CIRCA 15.000.000- E BEN 30.000.000 PER LIBRI RIVISTE ! ALTRE spese per allestimento, materiale divulgativo e convenzioni—– l Oggi non è dato sapere che fine abbiano fatto strumentazioni e libri !!

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