Ci vuole tempo per le carte, Francesco: “Io non mi schiodo”

Questa mattina è stato da lui il personale del 118, per controllare che i suoi parametri fossero nella norma e così effettivamente è, almeno per ora. Francesco De Chellis, però, comincia ad accusare i colpi del quarto giorno di sciopero della fame, un calo di energie fisiologico in questi casi. Il giovane ristoratore che ha visto la sua attività di Fonte Romana praticamente isolata dal sequestro delle strade provinciali prosegue, tuttavia, con la sua battaglia. Il simbolo di una ordinanza che ha portato diversi disagi alle comunità toccate dall’interdizione del traffico a danno soprattutto degli operatori turistici.

“Io non mi schiodo” lo ripete più volte con convinzione Francesco, che nel suo ristorante aveva trovato una forma di riscatto da una generale assenza di lavoro sul territorio. Un’ordinanza che è arrivata sul più bello “Quando stavo iniziando a raccogliere i frutti del sacrificio” ha raccontato a il Germe qualche giorno fa. Francesco aspetta che il dirigente provinciale Bonanni firmi il documento di riapertura della s.s. 487, quella chiusa da un momento all’altro con enormi blocchi di cemento, senza avvertire nessuno, sequestrando nei fatti anche la  macchina della famiglia De Chellis. Da domani l’amministrazione comunale è pronta a mettere le pezze ai danni sulla 487, “ma se non si firma una contro ordinanza la strada non potrà riaprire” ha spiegato il giovane, quindi si tornerebbe punto e a capo.

Se per la Frentana sono stati autorizzati oggi i ritocchi (effettuati già tra l’altro dall’amministrazione campogiovese) e la 479 è stata riaperta, il presidente della Provincia Angelo Caruso usa un po’ di cautela per la situazione di Pacentro, sembra che per produrre le carte ci voglia ancora un po’ di tempo. “Caruso aveva promesso che oggi sarebbe arrivata” ricorda Francesco che, nel frattempo, resta lì, senza mangiare, accerchiato dalla solidarietà degli amici pronti ad organizzare forme di protesta trasversali.

Simona Pace

1 Commento su "Ci vuole tempo per le carte, Francesco: “Io non mi schiodo”"

  1. Ma è mai possibile che uno debba fare lo sciopero della fame per far aprire una strada che deve essere di tutti, strada che ho trovato sbarrata sanche io nei primi giorni di maggio e mi sono meravigliata come mai fosse ancora chiusa.
    L’amministrazione provinciale che fa? Ci vuole cosi’ tanto a metterla in sicurezza?

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