Cibo di traverso al ristorante, cliente gli estrae la dentiera e gli salva la vita

Rischia di soffocare con il cibo, ma viene salvato dall’intervento di una cliente del ristorante nel quale si trovava. Attimi di tensione ieri sera a Roccaraso, dove un ex primario di un noto ospedale di Napoli, in pensione, è stato salvato in extremis da una giovane odontoiatra, Carlotta Del Principe, specializzanda in chirurgia orale all’Università Alma Mater di Bologna. L’ex primario all’arrivo dell’odontoiatra, era cianotico e in evidente crisi respiratoria. Un medico e un infermiere, presenti in quel momento, in attesa dell’arrivo dei soccorsi dall’ospedale di Castel di Sangro, hanno praticato la manovra di Heimlich, una tecnica di primo soccorso che serve per rimuovere l’ostruzione delle vie aeree, non riuscendo a liberarlo dal cibo. Le sue condizioni continuavano ad essere critiche. Era in stato di incoscienza. Dopo avere provato tutte le manovre salvavita, senza successo, la giovane odontoiatra, ha eseguito prima l’iperestensione del collo del paziente, per liberare le vie aeree. Poi ha svincolato la mandibola, aperto la bocca dell’ex primario, rimuovendo il manufatto protesico, ovvero la dentiera. Aiutando l’uomo a respirare e ad espellere il cibo, salvandogli così la vita. Una storia a lieto fine, accompagnata da un grande applauso di liberazione, rivolto alla giovane dottoressa, da parte di tutti gli ospiti e familiari dell’ex medico. Presente anche il luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, Domenico Cavalca. “Ho assistito e collaborato fin da subito alle operazioni di soccorso dell’anziano medico che conosco personalmente – afferma il luogotenente Cavalca – l’intervento della giovane odontoiatra che definirei un angelo, è stato provvidenziale. Altri sanitari si stavano alacremente prodigando per salvargli la vita, ma invano. L’anziano medico non respirava più. Era in stato di incoscienza ed era cianotico. L’intervento di quell’angelo, capitato lì per caso, gli ha salvato la vita. Senza esitare un attimo, si è chinata sul moribondo parlandogli ad alta voce, e contestualmente con un intervento deciso e da vera professionista, gli ha aperto la bocca, sfilandogli la dentiera. Grazie a tale azione è stato possibile espellere il cibo che impediva all’anziano di respirare, facendolo tornare in vita. Quei momenti da incubo e di paura, in un attimo si sono trasformati in momenti di gioia e felicità per tutti gli ospiti del locale, che hanno scaricato la loro tensione con un grande applauso di liberazione”.