Cinema Balilla: il film muto

L’acquisizione risale al 2011: 220mila euro e una montagna di promesse che finora non hanno partorito neanche un topolino. Nonostante il milione e mezzo sulla carta che la Fondazione Carispaq ha messo in bilancio da anni per il recupero dell’immobile. Il cinema Balilla, oggi, dopo undici anni e un sequel di promesse da fare concorrenza alle serie di Netflix, è poco più di un rudere. Transennato, inaccessibile, cadente. Un pezzo di storia lasciato a marcire, con il suo pregio architettonico in stile liberty e la memoria che va pian piano scomparendo insieme a chi, quel luogo di “culto”, lo ha vissuto fino agli anni Settanta, quando il cinema chiuse i battenti, ma lasciò la porta aperta della trattoria adiacente.

Il Balilla, che quando venne costruito negli anni Venti si chiamava cinema Vittoria (con la proiezione di soli film muti), dopo l’acquisto da parte della Fondazione è stato oggetto di un primo progetto di ristrutturazione nel 2014. Successivamente, anche a seguito di alcune osservazioni fatte dalla sovrintendenza, il progetto è stato cambiato e consegnato formalmente nel 2017 a firma degli architetti Luciano e Antonio Del Boccio.

Un progetto innovativo, che coniuga la tecnologia, l’architettura moderna e la testimonianza liberty, e che prevede per la sala di via Pantaleo a Sulmona, sull’idea del “Nuovo cinema Pacifico”, uno spazio polivalente, con sedie a scomparsa e in grado di trasformarsi in sala cinema, sala convegni, luogo per mostre ed eventi. Ampie vetrate, acciaio e pietra, per un incontro compatibile tra passato e futuro (diventato nel frattempo presente), storia e tecnologia.

Gli annunci di inizio lavori, imminenti a mesi e settimane, fatti dalla Fondazione, si sono susseguiti a cadenza quasi annuale: nel 2016, nel 2018, nel 2019. Ma il cantiere non si è mai visto.

“Lo faremo” dice ora il presidente confermato Mimmo Taglieri. In fondo dipende solo dalla Fondazione, perché sovrintendenza e Comune hanno già dato il via libera. Solo che quel progetto non è mai stato depositato al Suap.  

11 Commenti su "Cinema Balilla: il film muto"

  1. ….. Mimmo Taglieri ………..

  2. Film già visto | 18 Settembre 2022 at 09:06 | Rispondi

    Lo faremo ma non viene specificato l’anno

  3. e sti gran ca**i

  4. Aspitte a esse… | 18 Settembre 2022 at 11:03 | Rispondi

    Ma secondo voi con tutti i soldi che devono destinare a L’aquila mea stanno a pensare a Sulmona? Aspettiamo fiduciosi ( 🤣🤣) i lavori alla villa ed al cine balilla…e mo magne!

  5. I lavori alla villa non di sono fatti per leggerezza o meglio incapacità degli amministratori sulmonesi non x colpa dell’Aquila mea non parliamo a vanvera…

    • Leggi prima di commentare e informati sennò fai silenzio…per ficcartelo in testa i lavori della villa comunale sono stati finanziati (🤣)successivamente dalla fondazione…quindi prima di commentare aziona il cervello…

  6. Ma io mi chiedo la Soprintendenza dove sia? La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Teramo e L’Aquila cosa fa? cosa osserva? cosa sovrintende? Questo buco nero del tempo… questo luogo dove il tempo ha una sua scansione diversa da quella degli umani. Continua nella sua azione di guardare senza intervenire come per Casino Sardi? Persevera nell’osservare senza intervenire come per la Cappella Mazzara del nostro cimitero? Questo luogo della burocrazia incapace di gestire da coordinatore e da sopraintendente (termine che fa intuire una capacità di intendere al di sopra della normalità quindi un luogo della conoscenza assoluta e della capacità di Intelligenza Suprema quasi un Olimpo di prescelti) l’intervento sul monumento complessivo di Palazzo Sardi facendo prevalere il principio condominiale alla tutela del bene monumentale unico e straordinario. Questo luogo di prescelti ed intoccabili scienziati che però non sanno riconoscere la pietra calcarea locale dal travertini termali romani o dei carbonati di calcio dolomizzati pugliesi…. è tanto altro ancora per questo poco spazio.
    Ho letto sulla vostra testata (Il monumento mal “concio” 16 AGOSTO 2022) “Operazione bocciata però dalla soprintendenza, secondo cui riattaccare quel concio non è né facile, né sicuro, anche e soprattutto a causa della consistenza della muratura.” Ora se questa fase fosse stata veramente detta da un dipendente della sovrintendenza che in sei anni non ha trovato una soluzione, il consiglio sarebbe di richiedere ai progettisti dell’intervento una dichiarazione autentica del Mastro Muratore scalpellino responsabile della costruzione della facciata, sul come poter procedere.

  7. Ragazzi, è la solita storia. Quando si tratta di fare lavori a Sulmona, non si capisce perché, o forse si, c’è sempre qualche buon motivo per spostarli alle calende greche.

  8. SalviamoSulmona | 18 Settembre 2022 at 15:57 | Rispondi

    Il cinema Balilla va assolutamente recuperato e riconsegnato alla città.
    È un vero e proprio monumento ingiustamente sacrificato dall’inerzia e dalla inadeguatezza della classe politica nostrana.

  9. Il cervello lo aziono sempre tant’è che non mi permetto mai di offendere… Lo so che adesso per la villa è stato finanziato dalla fondazione, ma precedentemente cosa era successo in merito ai contributi che si erano fatti scadere…Si informi.

  10. Lo ricordo da ragazzina peccato farlo decadere in tutti questi anni..ma si sa Sulmona figliastra!

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