Class action per i lavori sulla Sulmona-L’Aquila, D’Andrea al fianco dei pendolari

La class action dei 400 pendolari della tratta L’Aquila-Sulmona trova l’appoggio dell’ex assessore ai Trasporti del Comune di Sulmona, Attilio D’Andrea. L’esponente del Movimento 5 Stelle plaude all’azione messa in atto dai viaggiatori, pronti a ricorrere al Codacons per via dei lavori che dal 7 luglio al 24 agosto sospenderanno il traffico ferroviario, obbligando i pendolari a viaggiare sui bus sostitutivi che da Sulmona partiranno alla volta del capoluogo abruzzese e viceversa.

“Serve un ammodernamento notevole sulle linee ferroviarie di fine ‘800 – spiega D’Andrea -, che attraversano le aree interne, tanto è vero che è stato proprio il nostro Presidente Conte sotto la spinta di tutti i rappresentati politici M5S in Parlamento , in Regione e nei Comuni ,  ad inserire il progetto di velocizzazione della linea Pescara- Roma, nel programma Italia Veloce ,finanziandolo anche in parte con fondi PNRR, ma riteniamo che la protesta di questi giorni sia frutto di continui disservizi e tagli che subisce il nostro territorio ormai da tempo ,lasciandoci sempre più isolati. Conosco realtà di pendolari costretti a fare 2 tipologie di abbonamenti mensili per potersi garantire il trasporto verso la Capitale dove a seguito della pandemia Covid, anche il trasporto su gomma è stato ridotto dei ¾ delle corse, e non posso certo biasimare ,la scelta di nostri compaesani che stanno valutando un trasferimento in altre città dove poter andare a lavorare o studiare non è reso cosi difficile e costoso”.

“Purtroppo – prosegue – anche i turisti che negli ultimi anni stanno scoprendo la bellezza della nostra regione ed in special modo delle nostre aree interne ed i nostri Parchi nazionali, non nascondono le loro perplessità e preoccupazioni quando scoprono le difficoltà per poterci raggiungere. Non è certo questa la strada per pensare a invertire un trend che ci vede tra i territori con la più alta percentuale di spopolamento ne tanto meno per rendere reale quell’idea di economia del turismo di cui si parla tanto ma di certo si investe poco, o forse male ( i milioni al Napoli Calcio). L’Italia, specie nel Centro-Sud, ha bisogno di interventi sulle infrastrutture mirati e capillari non certo di opere che soddisfano la propaganda politica del Ministro Salvini che come dimostrano i fatti, solleticano l’interesse di associazioni malavitose e tagliano fondi destinati alle Regioni e alle Province destinati a a realizzare interventi che facilitano lo spostamento dei propri cittadini”.

“La destra al governo e in Regione Abruzzo – conclude – sta dimostrando di avere un atteggiamento di comune disinteresse  verso le difficoltà quotidiane che vivono i cittadini comuni ed in special modo quello delle classi più deboli. La strada per il ripopolamento o per bloccare l’emorragia delle aree interne la stanno indicando già alcuni sindaci giovani del nostro territorio che non hanno di certo bisogno delle parole di “rassegnazione “del Ministro Toti , ma di un impegno immediato da parte di Governo e Regione a garantire innanzitutto i servizi essenziali e garantiti dalla costituzione ad ogni cittadino e di una serie di investimenti continuativi negli anni con un progetto di sviluppo a lungo termine magari cominciando già, utilizzando le risorse economiche che vengono destinate in Regione nella cosiddetta legge mancia”.

4 Commenti su "Class action per i lavori sulla Sulmona-L’Aquila, D’Andrea al fianco dei pendolari"

  1. Quattrocento (400) pendolari, quindi ogni corsa viene effettuata da 8 pullman granturismo.
    Io la mattina alla stazione di Sulmona tutti questi pullman non li ho mai visti, forse li hanno scaglionati lungo il percorso.
    Per la tratta Roma – Pescara, solo dei dilettanti della politica e del lavoro potevano prevedere di velocizzarla con i fondi del PNRR, tra Ricorsi, mobilitazioni e richieste di cambio di percorso… bisognava farsi dare una proroga di scadenza di almeno 20 anni… fine lavori 2047/2048.

    • Non hai visto 8 pullmann magari perché non esiste solo Sulmona ma esistono pendolari da pratola, da Raiano, da molina, da l’aquila. O pendolari che partono anche a metà mattinata. E, sorpresa, ci sono pendolari che sono costretti a mezzi alternativi perché con i mezzi sostitutivi non hanno modo di rispettare gli orari di lavoro, nonostante un abbonamento in tasca già pagato.

  2. Abracadabra… dopo la stazione fantasma, la sparizione dei treni. Vieni a Sulmolandia! Il paese delle magie.

  3. Ci sono i monopattini e le biciclette elettriche

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