Cogesa, Cgil lavora per la mediazione. Pezzopane: “Biondi? Toni da Masaniello”

Garantire la continuità dell’attività gestionale di Cogesa tutelando i lavoratori e garantendo un servizio di qualità per il territorio. Questo è l’appello lanciato dal Francesco Marrelli ed Anthony Pasqualone, entrambi rappresentanti sindacali della Cgil. La sigla sindacale segue da tempo, in modo preoccupato, le vicende che attanagliano la società partecipata, per la quale è stato formalmente aperto lo stato di crisi.

Tant’è che le organizzazioni sindacali del comparto dell’Igiene Ambientale, lo scorso 23 dicembre hanno inoltrato una richiesta di incontro sindacale urgente al Sindaco di Sulmona, al Comitato ristretto del Controllo Analogo di Cogesa, nonché all’intero CdA. Una richiesta che lo stesso Gianfranco Di Piero ha inoltrato al presidente dell’ex Cda, Nicola Guerra, ma della quale, ad oggi, non si ha ancora riscontro.

La stessa Cgil cerca di fare da mediatore tra i sindaci dei comuni soci, che vogliono Franco Gerardini in carica come amministratore unico, e ASM (o meglio, il Comune dell’Aquila), pronto a non rinnovare la partnership con Cogesa, minacciando di portare i propri rifiuti indifferenziati in altri lidi (che solo la mente del sindaco Biondi conosce, a quanto pare).

“È importante che ogni attore faccia la propria parte – scrive la Cgil – e che la migliori continuamente: il cittadino conferisca correttamente i rifiuti, ASM li intercetti ancor più peculiarmente, Cogesa li sottoponga sempre più al trattamento meccanico biologico (TMB) e le istituzioni sensibilizzino e informino ancor più gli utenti per un giusto conferimento dei rifiuti. In un momento in cui il tema principale nazionale e mondiale è l’economia circolare che mette al centro del sistema il rifiuto non più come un problema, ma bensì come una risorsa e che il PNRR stanzia ingenti somme anche per incentivare impianti tesi proprio alla trasformazione del rifiuto in materiale da riuso, riutilizzo e riciclo, non v’è chi non veda come la problematica sorta in questi giorni sia antistorica. A noi interessa il diritto del cittadino ad avere un servizio efficace, efficiente e che risponda ai criteri di trasparenza ed economicità, che contempli il decoro del paesaggio e il rispetto dell’ambiente”.

Che non ci siano piani B più vantaggiosi per il capoluogo di regione lo conferma la stessa consigliera comunale aquilana, Stefania Pezzopane. “La verità è che si deve trovare una mediazione – spiega la Pezzopane -. E incrementare la raccolta differenziata è una priorità. Torni la  ragionevolezza e ci si metta a lavoro per il bene delle nostre comunità e della città. L’”affaire rifiuti” rientri nei ranghi delle scelte tecniche e basate sul minor costo per la nostra comunità. Infatti la promessa di diminuire la Tari rimane tra le tante non mantenute da questa amministrazione.  Con più differenziato si risparmierebbero milioni di euro. Abbiamo voluto un dibattito in prima commissione, perché i toni da Masaniello del Sindaco dell’Aquila servivano a mascherare la reale situazione. Tra Asm  e Cogesa, ed in questo senso è andata la nostra proposta, serve un tavolo tecnico di “serietà” per trovare un’ accordo misurato e conveniente. Ci interessa ovviamente che si paghi il meno possibile ed al momento – stando ai risultati delle audizioni in commissione –  è con Cogesa che Asm paga meno”.

“Gli atti di machismo del sindaco Biondi – prosegue la Pezzopane – sono stati un boomerang perché è emersa una grave fragilità della sua amministrazione: il pessimo standard in raccolta differenziata ferma al 42%. Infatti, al di là degli strumentali richiami a complotti politici, la verità è emersa chiaramente dalle audizioni in commissione dell’Ass Taranta, dell’Avv Lanfranco Massimi di Asm e dell’ing Stefano Margani del Cogesa. Sia Asm che Cogesa si sono mostrati interessati a concludere un accordo, che va fatto su riscontri seri e ponderati. Sono enti che rispondono al controllo analogo e devono stare dentro il quadro delle norme ambientali e dei rifiuti che dettano regole e standard. Se il Comune e l’Asm dovessero decidere un fantomatico quanto vago  piano B, ovvero superare il rapporto con Cogesa, dovrebbero aprire una procedura di gara europea, disconoscendo una società  di cui pure sono diventati soci per volontà del centrodestra. E comunque l’obiettivo dovrebbe essere una tariffa economicamente più vantaggiosa. Inoltre se decidessero questa strada, nelle more della gara dovrebbero affidare ad altro soggetto a tariffa uguale o minore. Ma questo soggetto al momento non c’è e la proroga concessa deve arrivare a produrre un nuovo contratto. Così si sono evidenziate le pessime performance di questi anni in termini di raccolta differenziata. Nel  2012 in pieno post terremoto,  la raccolta differenziata era al  20%, 5 anni dopo nel 2017 con il centrosinistra ed ancora in pieno post terremoto si è raggiunto il 36,66% (dato ufficiali forniti dall’assessore Taranta) . Mentre dal 2017 al 2022 una crescita solo di pochi punti, fino al 42%. Il 65%. Con questa flemma diventa irraggiungibile. È evidente che in questi anni non è stata una priorità, è noto che l’amministrazione privilegia il futile all’utile. Noi proponiamo che diventi una priorità, che vengano investite risorse per rafforzare la mission dell’ASM anche in cooperazione con un Cogesa risanato, che si punti alla raccolta differenziata spingendo sul  “porta a porta”. Investendo su mezzi idonei perché i lavoratori siano messi nelle condizioni di ben operare. Asm gestisce un servizio di porta a porta a Pizzoli e Scoppito. Va incrementato anche a L’Aquila”.  

“Il patrimonio dell’Asm, di uomini e donne capaci, è un riferimento importante e possono raggiungere ben altri standard – conclude la Pezzopane -. Servono investimenti e l’occasione del Pnrr non va persa, così come è possibile chiedere un intervento finanziario del governo. I rifiuti che oggi mandiamo a Cogesa sono carichi di materia organica con tutto quello che ne consegue, basta fare brutte figure. E soprattutto basta caricare sulle tasse dei cittadini le inefficienze dell’amministrazione”.

2 Commenti su "Cogesa, Cgil lavora per la mediazione. Pezzopane: “Biondi? Toni da Masaniello”"

  1. Ma ancora la 1/2 pane? E basta!!!!

  2. … qualcuno continua a non capire… a noi Peligni della raccolta differenziata degli Aquilani non importa un fico secco, la “ mission” è quella di realizzare una bella discarica sul vostro territorio e buttarci o smaltirci i rifiuti indifferenziati o non…
    Noce Mattei deve essere ridimensionata, o meglio chiuderla e delocalizzarla, al servizio del solo territorio Peligno…
    I rifiuti ognuno che se li “digerisca” in casa propria… devono essere smaltiti sul territorio che li produce.
    Che nessuno si permetta di fare “ accordi” sulla pelle dei Peligni, ed è inutile su questa problematica contare sulle divisioni di destra, sinistra e colorazioni politiche varie… che tutti se lo facciano entrare bene in testa.
    L’avvelenamento della Valle dei Peligni deve finire.
    Convenzione con l’ASM scaduta… Convenzione finita.

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