Cogesa costi del personale in aumento: altre due vertenze perse. Al via il recupero crediti

Nel suo intervento di ieri in consiglio comunale il sindaco Luca Tirabassi lo ha detto chiaro: “Se dovessimo andare a gara, come è possibile che si decida, per l’affidamento del servizio rifiuti, quasi certamente il Cogesa non uscirebbe aggiudicataria del servizio per una serie di ragioni, la prima delle quali è il costo del personale”.

Lo sa bene il sindaco e lo sa meglio la sua maggioranza, una fetta della quale è quella che ha gestito la partecipata negli ultimi otto anni, elargendo, con le sue governance, consulenze e assunzioni e affidando mansioni superiori ai dipendenti che, ora, con la nave alla deriva, si stanno accaparrando i salvagente e presentando il conto.

Un conto salato che la partecipata sembra destinata a pagare fino all’ultimo centesimo: qualche giorno fa, infatti, dopo la sentenza di marzo, altri due dipendenti della società hanno ottenuto dal tribunale il riconoscimento di mansioni superiori. Una amministrativa, inquadrata al sesto livello e ri-graduata dal tribunale all’ottavo (anche se chiedeva di diventare Quadro) e un operaio, ora andato in pensione. Altri 140mila euro (poco più di 100mila solo per l’amministrativa) da togliere al budget di Cogesa, dopo la cifra gemella già opzionata a marzo. Una parte minima, in realtà, dell’emorragia che potrebbe esserci con le altre 50 vertenze in corso (tutte molto simili) e che, oltre all’esborso pregresso (dal valore milionario), di fatto influirebbero a regime con un aumento di spesa per la mansioni riconosciute per circa ulteriore mezzo milione di euro l’anno. Altro che gara.

C’è da dire, anche, che alcuni di questi lavoratori hanno proposto una transazione che, però, di fatto è stata rifiutata da Cogesa e dai sindaci che dovrebbero controllarla.

Lo sforzo per ripianare i conti, insomma, potrebbe alla fine risultare vano: finora, nonostante le grandi difficoltà, la partecipata ha pagato quanto richiesto dal tribunale, ma il piano di risanamento ha bisogno ora di una sferzata.

Per questo l’amministratore unico Nicola Sposetti ha annunciato che la prossima settimana conferirà gli incarichi ai legali (questa volta pescati da un albo di abilitati) per il recupero crediti nei confronti dei Comuni-soci morosi. Operazione tentata l’autunno scorso con metodi più sbrigativi, che la politica aveva stoppato.

Si tratta di incamerare oltre 3 milioni di euro, in aggiunta ai 3 già recuperati, a cui si aggiunge il quasi milione di euro di Asm che, però, sta seguendo una causa a parte che si discuterà a marzo del prossimo anno.

Ovviamente, dovendo ricorrere alle vie legali, il costo del debito accumulato dai Comuni (e quindi dai contribuenti) è destinato a crescere.

Il tutto nell’assoluta noncuranza della politica e degli amministratori: a sei mesi dalla scadenza del Controllo analogo e ad un anno e mezzo dalla bozza di regolamento che doveva garantirne la funzionalità, l’organo di controllo non è ancora operativo.

Mancano all’appello ancora quattro Comuni che, non si riesce a capire il perché, non riescono ad approvare lo schema di delibera (uguale per tutti) che consentirebbe di restituire il controllo della società ai soci.

Perché senza organo di controllo, oltre a non poter procedere ad affidamenti in house, come specificato dalla Corte dei Conti, non ci si può lamentare neanche dell’aumento del costo del servizio e quindi della Tari.

Per buona pace di chi, la materia, si è sentito ieri in consiglio, “deve ancora studiarla”.

6 Commenti su "Cogesa costi del personale in aumento: altre due vertenze perse. Al via il recupero crediti"

  1. La "filiera" | 1 Luglio 2025 at 09:30 | Rispondi

    E i poveri sulmonesi pagano!

    • Nn pagano solo i poveri sulmontini forse è giusto che paghino solo loro in quanto la maggior parte dei dipendenti operai ecc e di Sulmona purtroppo pagano tutti i cittadini dei comuni soci del cogesa

  2. Carciofi grigliati | 1 Luglio 2025 at 10:29 | Rispondi

    E i cittadini pagano.

  3. e votano….

  4. ….e se la prendono giustamente in quel posto !
    Tant sta buon ROCC sta buon tutt la ROCC ….

  5. francesco.valentini1935 | 1 Luglio 2025 at 17:03 | Rispondi

    Cogesa,unica “Industria” trainante della Valle Peligna che ha dato un volto decente alla Citta’onorando il suo compito istituzionale di nettezza urbana.Non era proprio necessario metterlo in crisi economica per eccesso di personale e “funzioni superiori”:adesso tutti addosdo all’attuale Amministrazione per i ventilati rincari Tari:sarebbe il.caso di rivedere gli atti relativi alle assunzioni:sono stati rispettati i dati numerici relativi agli Assegni del Personale che fanno testo ? Nel caso fossero stati superati,a chi di dovere il compito di ristabilire la legalita.

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