Cogesa, l’economia circolare e le parole vuote della Regione

Si conclude oggi la visita istituzionale della delegazione del Ministero dell’Ambiente della Romania, guidata dal direttore generale del Dipartimento gestioni rifiuti, Cosmin Teodoru, venuta a vedere gli impianti di Cogesa e a studiare i processi di recupero dei materiali. Nella giornata di ieri si è tenuto anche un convegno di studi con gli interventi dell’assessore regionale ai Rifiuti Nicola Campitelli, del direttore generale dell’Arta Abruzzo Francesco Chiavaroli, della sindaca di Sulmona Annamaria Casini, oltre che dello stesso Teodoru e dell’amministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta. Il tema del convegno era l’economia circolare, ovvero un sistema che non produce rifiuti in quanto questi vengono per intero riciclati.

“In Abruzzo – ha dichiarato l’assessore Campitelli nella giornata di ieri- il Piano regionale dei rifiuti va nella direzione di realizzare l’economia circolare che consiste in una gestione sostenibile dei rifiuti. Si tratta di una strategia che possiamo riassumere in tre punti chiave: la riduzione della quantità di rifiuti, il riuso dei beni a fine vita e il riciclaggio dei rifiuti stessi. Il futuro è nel riciclo di materia e nel riuso per questo la Regione sta lavorando sulle autorizzazioni dei nuovi centri del riuso, che rappresentano l’ultima frontiera dell’economia circolare”.

Oggi nella conferenza stampa conclusiva, alle parole di Campitelli ha risposto Margiotta sottolineando come l’economia circolare resta un “concetto vuoto” se la Regione non da’ la possibilità di costruire impianti. Margiotta si riferiva ai progetti di Cogesa fermi in Regione come l’impianto di compost e biometano di Navelli, dell’installazione di lettori ottici nella piattaforma di Sulmona e dell’impianto Fater per il riciclo dei pannolini e dei pannoloni che toglierebbe dalle discariche circa 12 mila tonnellate di materiale non riciclabile – sarebbe il primo impianto in Italia dopo quello di Contarina, in provincia di Treviso. Progetti imbrigliati nella macchina burocratica regionale, ai quali la politica potrebbe dare una spinta vista l’attenzione annunciata sul tema del riuso e del riciclo dei rifiuti. Impianti che se fossero attivi, permetterebbero di risparmiare, risorse, denaro e spazio in discarica.

Fra l’amministratore di Cogesa e l’assessore Campitelli però non c’è stato nessun contatto, nemmeno a margine del convegno. A marcare le distanze, le differenze politiche fra i due, uno assessore della Lega e l’altro dirigente espressione della corrente politica gerosolimiana degli ex civici, ora Udc, che fa la “minoranza interna” alla maggioranza regionale. Un vero peccato perché l’occasione di ribadire ad un assessore regionale l’importanza di avere negli impianti certe innovazioni tecnologiche non capita tutti i giorni.

A leggere più approfonditamente la situazione, si potrebbe affermare che questo sia uno degli effetti indiretti – ma non per questo meno importanti – della politica gerosolimiana di: cannibalizzare gli enti sovracomunali – Saca, Cogesa, Consorzio di bonifica – e forzatura a livello regionale dell’ingresso nella coalizione di centrodestra – mai digerito fino in fondo dalla Lega. A livello locale è rimasto un territorio completamente frammentato, dove l’unità d’intenti non si riesce a rintracciare nemmeno nelle battaglie politiche più importanti, come nel caso dell’ospedale, del tribunale o della Snam. A livello regionale la musica non cambia, perché laddove la Lega annusa l’aria degli ex civici-Udc, si stampa bei sorrisi sul volto, lasciandosi alle spalle solo una fila di parole vuote.

Savino Monterisi

7 Commenti su "Cogesa, l’economia circolare e le parole vuote della Regione"

  1. Una domanda su tutte:
    I fanghi del dragaggio del porto canale di Pescara, come sono o si intende inserirli nell’economia circolare?
    Semplicemente “insabbiati e dimenticati”.

  2. bene,sono le Leggi Europee che impongono l’economia circolare,finanziandola…di cosa parlano questi cialtroni? Qualsiasi tipo di progetto per ricevere un finanziamento Europeo deve essere cofinanziato da un ente pubblico/ministero territoriale/nazionale…. i piani/progetti sono decisi dai politicialtroniladroni e partiti di referimento…. il buco noce mattei,le vasche di raccolta,la varie discariche abusive,le cave,rifiuti tossici,fanghi,gas vari,
    ecc,ecc….tutto regolare,auotorizzato,stoccaggio rifiuti,certificazioni,controlli,
    per le verifiche ,ispezioni a sorpresa da parte di aziende leader specializzate
    nel monitoraggio efficienza ,efficacia,legalita’ degli impianti? Questi parlano di innovazioni tecnologiche avendo un buco in un centro abitato,volendo possono vare un giro in Germania ,Svizzera.o Austria per comprendere la logistica degli impianti,dove,come,quali aree,( spazi enormi,immensi,isolati) costruzioni ,infrastrutture,trasporti,macchinari,operatori ,amministratori capaci,preparati,competenti,specializzati,ecc soprattutto cosa significa tecnologia,altro che lettori ottici,o no?

    • Bene, certo, l’erba del vicino è sempre… sempre più verde.
      La nazione intera non la merita.
      Critica (o temo più autocritica) che nulla aggiunge ma che piuttosto toglie della capacità cognitiva del genere umano.
      Resta il dubbio e per cui uno si chiede, se poi anche i cittadini degli altri Stati siano anche così solerti, impeccabili e puntigliosi nei confronti dell’operato politico locale.
      Di cosa fanfuglierebbe altrove? È quasi da chiedere l’espatrio forzato. O no?

  3. bene,leggere, documentarsi,studiare….purtroppo siamo ultimi in tutte le classifiche,rifiuti compresi,siamo un paese,minuscola di rigore,vecchio,arretrato,fermo,si vive di campanilismo ,sagre paesane,feste di borghi,feudi con infrastrutture datate,gli ultimi investimenti anni 70/80 poi nulla piu’,come possiamo competere con le moderne Democrazie, gli Stati patners hanno eliminato la corruzione,tutto chiaro e trasparente nella Legalita’ diffusa,ovvio con debito pubblico,ma con una grandissima differenza infrstrutture.impianti tecnologicamente avanzati,efficienti,di qualita’con servizi pubblici fruibili,e soprattutto efficaci,naturalmente i Cittadini sono consapevoli del potere sovrano,quindi controllano ,verificano,analizzano ,indagano,riflettono…iniziando dalle attivita’/azioni degli eletti rappresentanti, pubblici amministratori,nel caso di dubbi ,sospetti di poca chiarezza(non vantaggi/corruzione) battono i piedi,meglio tirano pedate bene assestate,i politici hanno paura dei proprietari della nazione,i Contribuenti,noi siamo fermi ai politicialtroniladroni
    partiti di riferimento,e loro indicati,la partitocrazia,o no?

  4. Si molto male,purtroppo e’ l’italietta ,le responsabilita’.? partitocrazia ,politicialtroniladroni , popolino,o no?

  5. Si, molto malissimo tanto assai e anche di più.
    Questo capita quando una componente del popolino dell’itaglietta è frustrato (ma forse no) e altrettanto incapace (e questo si per certo), tenta di trovare conforto psichico nella sola critica e denigrazione dell’operato altrui (che spesso risulta essere lo specchio riflesso della propria stima e capacità) e il tutto senza mai porre un minimo di soluzione, il tutto per provarne un minimo di appagamento interiore.
    Siamo messi veramente male, e si.

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