“Coi Piedi per Terra” la lezione del sindaco di Ascoli

Tra versi di Ovidio, lo sguardo attento alle criticità delle pubbliche ammnistrazioni, alle difficoltà dei piccoli comuni, arriva il monito di “Coi Piedi per Terra” il libro di Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno presentato  al teatro “Caniglia”. Ad omaggiare il volume di Castelli è stata il Polo scolastico Ovidio con lo studente Alberto Angelone, studente di Sulmona,che ha recitato i versi del mito di Anteo fonte di ispirazione del testo. Evento orgnizzato dai direttivi del Panathlon Club e Rotary Club e da Caterina Fantauzzi dirigente scolastico del Polo Ovidio.

Il primo cittadino di Ascoli che si è complimentato per le qualità architettoniche e per la lunga storia produttiva di eventi del Teatro Maria Caniglia ed ha visitato il centro storico della Città, è stato accolto nel teatro dal sindaco Annamaria Casini, alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Catia Di Marzio, di assessori e consiglieri comunali di Sulmona, oltre che di Sindaci e amministratori del Centro Abruzzo. Annamaria Casini si è detta onorata di accogliere il collega Sindaco e di apprezzarne qualità umane e amministrative.

Oltre due ore di esposizione in cui ha toccato temi di forte attualità, quali lo stallo delle pubbliche amministrazioni, le difficoltà generate da un Codice degli Appalti troppo ingessato che produce estenuanti attese per l’avvio di qualsiasi cantiere edile, il conflitto normativo che pone dirigenti e funzionari nelle condizioni di non decidere, la vulnerabilità del sistema Enti Locali colpiti da ogni fronte, della politica che di fatto si è trasferita dalle aule consiliari sui vari media e social

. Il sindaco ha tracciato un possibile scenario per le aree interne italiane secondo lui oggi condannate oltre che dalla spietata legge dei numeri dalla tecnocrazia europea. Il primo cittadino marchigiano si è rivolto anche alle famiglie italiane che oggi per la prima volta dal dopoguerra non riescono ad assicurare un futuro migliore del loro ai figli, motivo questo di grande sfiducia verso il sistema paese che sta producendo un progressivo scollamento con la politica. 

Intervenuto, al Foyer del Teatro Comunale, il Presidente della Provincia di L’Aquila, Angelo Caruso, che ha contribuito al dibattito forte delle sue esperienze di Sindaco di Castel di Sangro, soffermandosi sui tagli ai trasferimenti che lo Stato da quasi dieci anni sta attuando nei confronti degli Enti Locali producendo così una sensibile riduzione nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Diversi gli apporti giunti dal territorio con gli interventi di Gino Carrozza, Quintino Moca, Fabiana Donadei, Marcello Marasca, Gianna Tollis e Giovanna Di Cristofano che hanno relazionato sulla gestione degli impianti sportivi, sulla sanità nelle aree interne sulle difficoltà dei piccoli comuni nella gestione della macchina amministrativa, sulle difficoltà organizzative di grandi e piccoli eventi sportivi e culturali

Al termine della conviviale, la tappa all’Ovidius per un confronto tra la realtà peligna e ascolana. Il Sindaco Guido Castelli nell’esporre le esperienze ascolane ha citato l’esempio dello storico Caffè Ristorante Meletti, acquistato e gestito dal 1996 direttamenete dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che con il suo sostegno economico è riuscita ad assicurarne la sopravvivenza olte che il restauro delle architetture in stile liberty. Nel corso della conviviale organizzata dal Rotary Club è stato celebrato il gemellaggio tra il Panathlon di Ascoli Piceno e Sulmona, alla presenza del Presidente ascolano Francesco Silvi.

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