Colpi di Testa, “cicogne” e punto nascita. Oggi risoluzione all’Emiciclo

Per un Cicogna che se ne va, una cicogna che resta. Nel delicato equilibrio del potere oggi la Lega giocherà in consiglio la sua carta per convincere l’assise regionale e in particolare gli alleati di Fratelli d’Italia, a riconoscere l’inviolabilità del punto nascita di Sulmona. Il Carroccio deve in qualche modo far pesare al manager Roberto Testa (uomo di Marsilio) lo sgarro fatto alla ex, ormai, direttrice sanitaria (in quota Lega) Sabrina Cicogna, che l’altro giorno ha raggiunto l’età pensionabile senza ricevere l’attesa firma di rinnovo del contratto da direttrice. Testa non ha trovato la “penna” eclissandosi alla scadenza dell’ultimo giorno utile e mandando su tutte le furie il coordinatore regionale della Lega Luigi D’Eramo che, sul suo profilo Facebook, avverte “Asl Aq: fuori di… Testa”. Non è forse ancora resa dei conti, ma probabilmente l’inizio di un duello amico che non è chiaro dove porterà. C’è chi parla di una nuova nomina leghista (di area marsicana – Tagliacozzo) per riparare al danno, chi addirittura di commissariamento della Asl.

Nel mezzo, oggi, arriva sui banchi dell’assise regionale la risoluzione della consigliera Antonietta La Porta che, d’altronde, nei giorni scorsi aveva lanciato un primo duro attacco a Testa, contestandogli le mancate assunzioni, la mancata copertura dei posti di primario e di investimenti sull’ospedale di Sulmona. Che poi sono i motivi per i quali, oggi, Sulmona rischia il suo punto nascita e la sua dignità di ospedale, ridotto ad un “bancomat” di personale e posti letto per tutta la Asl. 

La Porta sottoporrà all’assise il principio di autonomia amministrativa della Regione nell’organizzazione della rete sanitaria, garantito e permesso dalle modifiche al Titolo V della Costituzione. Principio sul quale, d’altro canto, si sono già detti disponibili lo stesso Marsilio e l’assessora Verì, ma che soprattutto suggerisce in qualche modo proprio quel Comitato percorso nascite nazionale che ha espresso parere negativo alla deroga del punto nascita di Sulmona, ma che avverte che in caso la Regione faccia valere questa autonomia “dovrà assumersi la responsabilità di garantire efficienza, efficacia, economicità dell’assistenza, nonché qualità e sicurezza per la madre e il neonato, presso il punto nascita, non in linea con quanto dettato dalle norme in vigore”. 

I numeri del decreto Lorenzin (i famigerati 500 parti annui) contano, insomma, ma non così tanto, perché la priorità è garantire la sicurezza delle puerpere e dei neonati e per farlo Sulmona avrebbe bisogno di azioni concrete (a partire dalla guardia attiva H24) che vengono millantate da anni ormai, senza che nessuno da Tordera a Testa, per non andare troppo a ritroso, si sia mai preoccupato davvero di fare.

Per il punto nascita e per tutto il resto: proprio ieri il Pd, ad esempio, ha riesumato la delibera del 28 luglio del 2016 con cui la maggioranza Casini approvava la classificazione dell’Annunziata ad ospedale di base (delibera rimangiata due anni dopo) a condizione di un rafforzamento di funzioni e personale. Tra i punti in elenco, promessi dall’allora giunta regionale di centrosinistra, c’era un’altra unità complessa con il rafforzamento di terapia intensiva, la risonanza magnetica, la telemedicina, il mantenimento del punto nascita (appunto), il rafforzamento della sanità territoriale e la realizzazione di un Centro di Artimologia all’Utic. “Nulla di quanto elencato è stato portato a casa” ricordano i Dem, facendo nomi e cognomi di chi votò quella “condanna a morte” per l’Annunziata. Con la citazione di un passaggio della delibera, nella quale si dava mandato al sindaco di “una costante azione di monitoraggio dei bisogni e delle condizioni del presidio”. “Così, tanto per ricordare”, scrive il Pd.

1 Commento su "Colpi di Testa, “cicogne” e punto nascita. Oggi risoluzione all’Emiciclo"

  1. Esatto cicogne di “Lega serie A” e di “serie SU” …
    Come dire figli e figliastri della stessa cicogna.. sempre se sono ancora loro a portare i bambini… penso abbiano cambiato articolo di consegna da alcuni anni a questa parte… si vocifera trasportino “consensi”!

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