Comitato Morrone: “Basta rifiuti dall’Aquila, si volti pagina”

Il primo atto di Gerardini dovrà essere quello del “diniego al rinnovo del contratto per sversare tonnellate di rifiuti indifferenziati provenienti dal Comune dell’Aquila – dice il comitato Morrone -. Il Comitato si aspetta una inversione di rotta della politica dei rifiuti, passando dalla precedente concezione commerciale del rifiuto – in ragione della quale si è pensato di aumentarne le quantità, a prescindere dalla qualità, in cambio di una illusoria entrata economica – ad un adeguamento alla ‘Economia Circolare’, ormai recepita sul piano normativo”.

Dopo Sbic e Movimento 5 Stelle, arriva dai residenti un altro pezzo di fortino intorno alla scelta fatta dai sindaci, o parte di essi, nel revocare il mandato al Cda Cogesa e affidare la governance all’ex dirigente regionale in veste di amministratore unico.

“Una occasione per dimostrare che si vuole voltare pagina, sia nella gestione finanziaria dell’Ente che nella soluzione delle gravi problematiche ambientali causate dalla cattiva gestione degli impianti da parte degli amministratori odiernamente inquisiti e, probabilmente, proseguita anche successivamente – continua il comitato Morrone -. Una figura, quella del nuovo amministratore unico, che si dice ‘a tempo’, nel senso che dovrà passare la mano a un direttore tecnico che sappia tenere lontano dalla gestione dell’Ente quella politica clientelare ed affaristica che ha provocato solo danni alla città di Sulmona e alla stessa Cogesa”.

Secondo il comitato risulta dalle indagini aperte dalla procura di Sulmona e il procedimento conseguente che si aprirà formalmente questo mese (in cui il Comitato è parte civile), che il processo di separazione dei rifiuti dei virtuosi è stato del tutto inutile per il cattivo funzionamento dell’impianto Tmb: cosa che avrebbe contribuito a creare i miasmi e ad accorciare la vita della discarica.

10 Commenti su "Comitato Morrone: “Basta rifiuti dall’Aquila, si volti pagina”"

  1. Finora solo il sindaco di Chieti ha dimostrato di avere gli attributi rifiutando la munnezza della ‘Matrigna ‘.La matrigna è abituata a prendere tutto che si prendesse i suoi rifiuti.👋🏾😬

  2. SalviamoSulmona | 5 Gennaio 2023 at 12:11 | Rispondi

    Facciamoci rispettare da un capoluogo che si ricorda di Sulmona solo quando si tratta di aggiustarsi i caxxi suoi.
    Teniamo lontano dal nostro gioiello la merda aquilana.
    Via da L’Aquila, Sulmona libera e autonoma. Basta padroni.

  3. Condivido pienamente le affermazioni di chi mi ha preceduto.L’amministrazione Di Piero ha una grande opportunità per ridare dignità alla città e orgoglio ai peligni rimandando al mittente la munnezza aquilana. Basta con i ricatti del sindaco Biondi e le imposizioni di un capoluogo che non è mai stato clemente con Sulmona.
    Basta con la sudditanza verso L’Aquila che ha sempre caratterizzato praticamente tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute a palazzo San Francesco. Il sindaco tracci un solco storico con le precedenti, inutili amministrazioni e si faccia promotore di iniziative patriottiche, esemplari, che ridiano slancio alla nostra economia soprattutto attraverso la richiesta di un riequilibrio del territorio, peraltro previsto dalla Costituzione, rilanciando la vecchia, ma quanto mai necessaria questione della completa autonomia amministrativa.
    La provincia aquilana è un territorio disarmonico e squilibrato che va modernizzato per renderlo adeguato ai tempi.

  4. Sciogliamo questo legame con l’ Aquila
    che ci ha sempre tarpato le le ali anzi direi che ci ha proprio tagliato le gambe .Basta con questa sudditanza.Sulmona ha tutte le carte in regola per rinascere!!!

  5. l’aquila e tutto il suo interland dal primo gennaio 2023 sta già accumulando rifiuti indifferenziati (compreso tanto umido dalla ristorazione fi fine anno…) che sta già fermentando…
    sarà impossibile trattarlo con il TMB di Sulmona, se arriva a Sulmona vedrete quanta puzza uscirà dall impianto!
    come fa una città come l’aquila a stoccare l indifferenziato per più di una settimana?
    chi li chiama i carabinieri, dicasi NOE a controllare la gestione tra ritiro, accumulo, stoccaggio ecc ecc

  6. Affanxulo L’Aquila. Biondi si tenga la sua merda e non rompa i coglioni.
    Sulmona capoluogo.

  7. Bisogna proporre un referendum per cambiare provincia la Valle Peligna deve passare con la Provincia di Pescara basta AQ non la sentiamo nostra, si fanno solo i caxxi loro non ci hanno mai pensato.

  8. Ecco la caxxata del secolo! Se c’è un modo per far chiudere Cogesa è quello di non far venire i rifiuti dall’Aquila!.. andatelo a dire alle famiglie dei lavoratori di Cogesa (seconda azienda per occupati di Sulmona)… tanto se non è L’Aquila sarà Roma per decisione regionale….. quindi non dite stupidaggini!

  9. Sei realista per davvero. Insistete con la discarica dei veleni altrimenti si perdono posti di lavoro. Come porsi l’alternativa di morire di fame o morire di cancro. Sei sicuro che non esiste alternativa? Basterebbe smettere di pensare al rifiuto come una merda da sotterrare, come fa il Cogesa illegalmente, e vederlo come una risorsa, sostanza per una industria del riciclo della materia. Questi sarebbero posti di lavoro duraturi basati sulla vita e non sulla morte.Se non si capisce questo si passa dal realismo alla cecità.

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