
L’ultima parcella, o quasi, è stata liquidata due giorni fa: quasi 50mila euro alla Sagi per la direzione dei lavori di adeguamento del piano terra della scuola o meglio ex, Luciana Masciangioli, già destinata ad ospitare almeno una parte del Comune di Sulmona.
Trasloco atteso e annunciato da maggio scorso, con la rassicurazione data a luglio dall’assessore Mauro Tirabassi, che entro settembre almeno la prima ripartizione si sarebbe trasferita dalla ex caserma Pace in viale Mazzini.
Di dipendenti comunali nell’ex scuola, però, al momento non se ne vedono e, ammette lo stesso assessore Tirabassi, ci vorrà ancora un po’ di tempo. “Ci stiamo lavorando” per essere più precisi.
A cosa non è chiaro, perché i locali dell’edificio, chiuso dal 2017, sono stati ristrutturati e messi a norma per ospitare gli uffici, con tanto di camera destinata al server dati finanziata proprio a luglio scorso.
La caserma Pace, d’altro canto, doveva essere restituita al Demanio già da tempo, anche perché nel frattempo lo Stato, ovvero i contribuenti, continuano a pagare l’affitto ad un privato in via Salvemini per ospitare l’Agenzia delle Entrate e anche i carabinieri-forestali che, proprio l’altro giorno, hanno bandito un avviso pubblico alla ricerca di centoventi metri quadrati almeno per trasferire i loro uffici.
La vera partita sulla scuola di viale Mazzini, però, si deve ancora aprire e riguarda i due piani superiori dove, teoricamente, dovrebbe tornare la scuola. Questo, almeno, il motivo per il quale l’ufficio di Fossa ci ha messo un altro milione e mezzo di euro circa sopra.
Qui, però, non è un segreto, il Comune vorrebbe trasferire tutto il Municipio oggi ospitato a palazzo San Francesco, che da oltre quindici anni attende una messa in sicurezza: il dirimpettaio Mazara, d’altronde, anche qui con lavori finiti, ma non ultimati, continua a restare vuoto e inutilizzato.
Le intenzioni, anche in relazione al calo della popolazione scolastica (oggi le Masciangioli sono ospitate alla Capograssi), è quella di spostare insomma tutto il Municipio in viale Mazzini.
Sul quando resta la grossa incognita di tutti i lavori pubblici della città. “Lavorarci”, evidentemente, non basta.
L’edificio in via Salvemini che ospita l’Agenzia delle Entrate e i Carabinieri forestali è stato costruito dall’allora Ministero dell’Economia venduto (si fa per dire) con la “famosa” cartolarizzazione Tremontiana ad una società romana che, a sua volta, l’ha acquistato con l’affitto che lo stesso Ministero, divenuto inquilino, pagava mensilmente e tutt’ora paga…un vero capolavoro!!!