Comune taglia corsa bus per carcere. Dipendente ipovedente resta a piedi

La Uil si scaglia fermamente contro la decisione di sopprimere la corsa dell’autobus da e per il carcere di Sulmona che sta creando molti disagi in particolar modo ad un pendolare trentaquattrenne ipovedente, dipendente del penitenziario che non ha più modo di raggiungere il suo luogo di lavoro dalla stazione ferroviaria.

“Quello che rincresce in maniera particolare – spiega Mauro Nardella vice segretario generale Uil PA Polizia Penitenziaria Abruzzo e componente della segreteria confederale Uil CST Adriatica Gran Sasso – è che eliminando la corsa un pendolare ipovedente dell’Aquila di anni 34 e dipendente presso la struttura carceraria, Dimitri, da luglio non può più autodeterminarsi nel venire a lavorare in carcere proprio perché dalla stazione ferroviaria non vi è più quel collegamento che gli permetteva di farlo autonomamente. Ora Dimitri, urbanisticamente parlando, è stato lasciato solo nel suo dramma. Seppur si sia aperta una gara di solidarietà da parte dei colleghi ( a turno si prestano ad accompagnarlo) per lui la scelta fatta di eliminare il collegamento rappresenta una vera sconfitta”.

Fu proprio la Uil, ai tempi della giunta Federico a chiedere e ottenere la fermata urbana del penitenziario, salvo poi vederla cancellare a Luglio. Già di per sé il gesto fatto non raccoglie consensi tra gli addetti ai lavori per via della ennesima mal considerazione che si è dimostrata di avere nei confronti del carcere cittadino, continua Nardella che aggiunge: “Anche se va evidenziato l’intervento fatto sulle buche non ancora viene sfalciata la pericolosa vegetazione”.

La Uil invita chi si è preso la libertà di interrompere  un servizio pubblico così importante a ripristinarlo con estrema urgenza. Ne vale per il rispetto non solo di Dimitri, conclude Nardella, ma di tutti coloro si aspettano maggiore attenzione nei confronti di quello che vorremmo non venga considerato come una discarica sociale.

S.M.

2 Commenti su "Comune taglia corsa bus per carcere. Dipendente ipovedente resta a piedi"

  1. Autobus in 1 43 | 29 Agosto 2019 at 15:15 | Rispondi

    E che dire della situazione delle fermate degli autobus urbani?!? Pannelli luminosi ad indicare tempi d’attesa, numero corsa e relativo percorso quando?!? Invece di progredire si regredisce… Per non parlare che andrebbero acquistati mezzi con la pedana per accesso disabili…

  2. francesco.valentini1935 | 24 Febbraio 2024 at 16:57 | Rispondi

    Siamo alle prese con il servizio autobus urbani che invece di essere migliorati vengono soppressi:”ottimo sistema” per risolvere il problema. Riportiamo i bus in centro per coloro che ne hanno davvero necessita’:raggiungere una farmacia,un circolo ricreativo per pensionati:e sopratutto installare segnali di fermata validi:scommetto che molti sulmonesi non conoscono la fermata dell’autobus ne’ per servirsene ne’ per dare informazioni ai turisti:siamo in un paese da terzo mondo.Abbiamo tolto dal centro un servizio sociale e alle auto private consentiamo di parcheggiare in Piazza Tresca con motore acceso. Un Commissario Prefettizio e’ stato visto come una iattura ,una Amministrazione locale come un toccasana:sveglia.

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