
Diecimila euro per superare il concorso della Guardia di Finanza senza nemmeno presentarsi. Era questo il prezzo del servizio illecito offerto da un’organizzazione che permetteva a candidati poco preparati di essere sostituiti da “controfigure” esperte, capaci di affrontare con successo le prove selettive per entrare nel corpo.
Sono 33 gli imputati rinviati a giudizio per aver truccato il concorso del 2019 destinato alla selezione di allievi finanzieri presso la scuola di Coppito. Tra loro anche un pratolano di 32 anni, Antonio Di Lisio, finito sotto processo con le accuse di truffa e falso ai danni dello Stato, oltre che di sostituzione di persona. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal giudice per le udienze preliminari Marco Billi.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il meccanismo prevedeva la falsificazione dei documenti di identità per consentire a persone più qualificate di sostenere al posto degli aspiranti la prova scritta e probabilmente anche le successive fasi del concorso. A far scattare l’indagine è stato un finanziere in servizio ai controlli d’ingresso, che avrebbe notato la presenza sospetta di un candidato “doppione”, riconoscendolo da una precedente giornata di selezione.
Il pubblico ministero Stefano Gallo aveva inizialmente richiesto misure cautelari – tra carcere, arresti domiciliari e obbligo di firma – per circa sessanta dei cento concorrenti coinvolti, ma il giudice per le indagini preliminari ha rigettato l’istanza.
Nel corso dell’inchiesta, il Gup Billi ha disposto anche la trasmissione di parte dei fascicoli ai Tribunali di Napoli Nord e Santa Maria Capua Vetere, ipotizzando un possibile reato associativo.
Il processo ai 33 imputati si aprirà ufficialmente il 14 maggio 2026 presso il Tribunale dell’Aquila. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze si è costituito parte offesa.
Che vergogna!
E io a studiare come uno stronzo…
name checks out
quelli della finanza, che poi vanno a rompere le p…. ad un esercente per uno scontrino di 1.20 per il caffè, immagino quanto siano preparati e competenti nel fare le contestazioni o le fanno i “cloni”?
Della serie Lu chiù pulit te la rogna!