Consorzio bonifica, si dimette il presidente Zuffada

Il presidente del Consorzio di bonifica Aterno-Sagittario, Ernesto Zuffada, si è dimesso, “per garbo istituzionale” dice. “Per non bloccare le attività del Consorzio – aggiunge – perché essendo decaduto con l’insediamento del nuovo consiglio regionale, essendo da questo nominato, le mie decisioni avrebbero dovuto limitarsi solo all’ordinaria amministrazione”.
Un garbo che, però, non sembra aver avuto quando si è trattato di rinnovare, a poche ore dalla sua decadenza, lo scorso 13 febbraio, il contratto da 126mila euro l’anno (“lordi” tiene a precisare l’interessato) al direttore Giuseppe Sciullo, per cinque anni, mica uno.
Né quando ha dovuto bandire, qualche giorno prima, la posizione per un funzionario-avvocato da 75mila euro l’anno che dovrà subentrare al posto di un geometra “e al quale affideremo il recupero dei ruoli – continua Zuffada – risparmiando i soldi che oggi diamo alla Sogest”. Sul perché proprio un avvocato iscritto all’Albo da almeno cinque anni, l’ormai ex presidente è netto: “Ci serve un avvocato a causa dei tanti contenziosi, che segua e patrocini le cause in tribunale”. Ma anche su questo punto gli interrogativi sono molti, perché come ha insegnato il caso del Comune di Sulmona un ufficio legale deve avere al suo apice un dirigente avvocato e non un funzionario: “Lo costituiremo un ufficio legale – spiega l’ex presidente – e a capo ci sarà il direttore Sciullo che è laureato in Giurisprudenza”, “abilitato – precisa lo stesso direttore – anche se non iscritto all’Albo”.
Le quarantotto ore di fuoco, dopo la pubblicazione da parte del Germe dell’articolo sulle occasioni d’oro del Consorzio, fanno comunque difficoltà a spegnersi, perché il presidente ormai ex nega e poi ammette, ma senza giustificarla, l’opportunità politica di quello stretto legame con l’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo, la terna perfetta di Saca-Cogesa-Consorzio, con tutti gli uomini dell’assessore che si danno reciproco ausilio, anche nelle commissioni per la selezione del personale. “A me mi ha nominato Di Pangrazio mica Gerosolimo – dice, per poi ammettere in chiusura – che sì, il mio punto di riferimento politico è Gerosolimo”.
Poi l’attacco a Confagricoltura e Cia che hanno duramente criticato le scelte, annunciando ricorsi alla Corte dei Conti e chiedendo di annullare le delibere: “Non è vero che in bilancio non ci sono i soldi per le assunzioni previste – sostiene Zuffada – e mi chiedo dove erano Cofagricoltura e Cia quando abbiamo approvato il bilancio. Alla Corte dei Conti bisognerebbe andarci per la gestione passata che, ad esempio, quest’anno ci costringerà ad aumentare le bollette del 10% perché nel 2004 non venne volutamente iscritto al ruolo il 100% dei crediti”.
A proposito di soldi, continua, Zuffada, “gli 800mila euro che ci ha dato la Regione sono il frutto di un’operazione di convincimento che non era mai stata fatta prima. E per questo non ci sarà nessun aumento, anche se dovremo restituirli alla Regione con un piano di rientro”.
Se ne va Zuffada, con un rimpianto “il non essere riusciti a comunicare meglio quello che abbiamo fatto – spiega – dobbiamo essere più presenti sui social e sulla stampa, perché la buona comunicazione è sinonimo di trasparenza, economia e qualità del lavoro”. E meno male che la gestione Zuffada, per la prima volta, ha arruolato un ufficio stampa apposta.
Con le dimissioni di Zuffada ora sarà il consiglio della deputazione a dover eleggere un nuovo presidente tra gli otto in carica non nominati dalla Regione (per non incorrere nella stessa ordinaria amministrazione), in attesa che la maggioranza Marsilio faccia le sue quattro nomine e proceda ad un cambio di governance. Sempre che prima non arrivi un commissario.

2 Commenti su "Consorzio bonifica, si dimette il presidente Zuffada"

  1. Amico Andrea | 2 Marzo 2019 at 21:17 | Rispondi

    Abilitato ma non iscritto, significa che non può far nulla! Qual è la sua voce in capitolo? Ma la Procura, la Corte dei conti, dove sono?

  2. Remo La Barca | 3 Marzo 2019 at 10:38 | Rispondi

    che scempio…addirittura aumento del 10% delle bollette e bandiscono un concorso da 75mila euro per un avvocato che avrà il compito di spellare i cittadini, ma la dignità dove l’avete messa? questa gente deve scomparire dalla sfera politica ed amminitrativa della Regione. Spero che la procura indaghi e che i cittadini che tanto solertemente hanno rivotato per questi soggetti si sveglino. Marsilio fai pulizia , liberaci da questa gramigna infestante!!!

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