
Il referto “materasso” del lunedì evita al Centro Abruzzo di raggiungere quota 5.000 casi nel solo mese di gennaio, seppur per poche decine. Sono 50, infatti, i nuovi positivi nell’intero comprensorio peligno-sangrino. Numero che evita la cifra tonda, stoppando i contagi di gennaio a quota 4.966. Trentuno giorni di fuoco comunque, con dati mai visti con un’impennata iniziata a fine dicembre, esattamente dal 30 quando i bollettini iniziarono a farsi più corposi a causa della validità del test antigenico in regione (stabilita il giorno prima) per far scattare la quarantena senza passare dal tampone molecolare.
Maglia nera che da Sulmona passa a Pratola Peligna, con 16 contagi messi a referto. Nel capoluogo ovidiano, invece, sono appena 11 i nuovi casi. Numeri che quasi ricordano la tregua della scorsa estate. Sul triste podio, invece, ci finisce Castel di Sangro con 7 nuovi casi. A referto sono finisti anche 3 residenti di Raiano, 2 di Rivisondoli, 3 di Roccaraso e 2 di Alfedena. Un caso a testa per Ateleta, Barrea, Castelvecchio Subequo, Goriano Sicoli, Pescocostanzo e Scontrone.
Nonostante i numeri parzialmente incoraggianti continuano i provvedimenti per le scuole: quarantena per una sezione dell’Infanzia e tre classi di una scuola Primaria di Sulmona, così come per due classi di Castel di Sangro, mentre una quarantena è stata attivata per una classe del capoluogo altosangrino, la quale era già in sorveglianza. Alla triste conta dei provvedimenti per le scuole, inoltre, si aggiunge anche una sezione della scuola dell’Infanzia di Barrea.
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