Corteo funebre, il questore vieta il tradizionale rito rom

Il questore dell’Aquila ha vietato alla famiglia di origine rom Di Rocco, di svolgere il tradizionale corteo funebre per evitare “qualsiasi forma di spettacolarizzazione”, per questioni di ordine pubblico. La salma dell’anziano Arcangelo Di Rocco infatti è stata trasportata dall’abitazione del defunto sino alla chiesa di San Giovanni Evangelista con un breve corteo funebre. Alla famiglia è stata consentita poi “l’eventuale presenza di una formazione musicale in luogo pubblico esclusivamente in forma statica, soltanto nelle adiacenze della Chiesa e per la sola esecuzione di brani funebri”.

A lasciare perplessi i familiari della vittima ci sono le motivazioni che hanno spinto il questore a prendere tale decisione ovvero il non “ingenerare nella cittadinanza forme di tensione, preoccupazione e dissenso, con possibili turbative dell’ordine pubblico e pregiudizio della sicurezza pubblica”, come se il rito funebre tradizionale delle popolazioni rom possa creare in qualche modo problemi al resto della popolazione. Continua l’atteggiamento repressivo del questore dell’Aquila che nel giro di pochi giorni ha vietato la piantumazione di alberi a Case Pente ed ora anche il regolare svolgimento in forma tradizionale di un inoffensivo funerale.

13 Commenti su "Corteo funebre, il questore vieta il tradizionale rito rom"

  1. Rino, dicci: cosa prevede la legge italiana in merito?

  2. Rino, dicci: cosa prevede la legge italiana in merito?

  3. Ricordo che in abruzzo è presente la città più rom d Italia con tanto di festa patronale

  4. mi sembra di essere ritornati agli anni trenta…primi sintomi delle leggi razziali di fine anni 30

  5. non esiste ne in italia e ne altrove alcuna legge che vieta i cortei funebri come non esiste in dizionario la parola “buonista”, ma ignorante (nel senso che ignora) si.

    • Esatto, il corteo non è stato vietato ma regolamentato come la legge prevede sia possibile.
      Risposta esatta anche per la seconda definizione.

  6. Grande Prefetto. Non siamo ipocriti e buonisti. Ma di che vive sta gente ? In che cosa contribuisce nel tessuto sociale di Sulmona ? La banda e le carrozze. Stiamo dando importanza a para……ti che nulla danno al territorio. Io sto con il Prefetto altro che leggi razziali .

  7. Come fosse Antani | 3 Gennaio 2020 at 23:22 | Rispondi

    Il riferimento legislativo è l’ art. 27, comma secondo, del r.d. n. 773 del 1931, il quale recita “Il questore può vietare che il trasporto funebre avvenga in forma solenne ovvero può determinare speciali cautele a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.”
    Del resto tale disposizione è stata confermata con sentenza del TAR Lazio in occasione dei funerali di Piscitelli, l’ultrà laziale, ovvero: “”Il provvedimento avversato rientra nel genus delle misure di prevenzione la cui applicazione è mediata da una valutazione di merito, di esclusiva competenza delle autorità di polizia che si sottrae al sindacato di legittimità del giudice amministrativo con la sola eccezione di profili di manifesta abnormità dell’iter logico o di incongruenza nella motivazione che nel caso di specie non appaiono, prima facie, rinvenibili”
    https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2019/08/14/diabolik-nuovo-divieto-per-funerali-pubblici_giql1roCndzQeuuUiLh2jI.html?refresh_ce
    Per quanto riguarda il temine buonista vedere qui:
    http://www.treccani.it/vocabolario/buonismo
    https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/buonismo-buonista-falso-buonismo-e-cattivismo/1672

  8. Infatti di rocco arcangelo ha lavorato una vita, incensurato e tu lo stai paragonando a un ultra pluripregiudicato ucciso per faide di mafia ,bravo, tolgo il cappello alla tua intelligenza…

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