Coste abruzzesi, acque oltre i limiti di legge. H2o ipotizza il disastro ambientale

Una tabella rosso fuoco quella dell’Arta circa le coste abruzzesi. Dalle analisi sulla balneazione, infatti, sono venuti fuori 33 superamenti dei limiti di legge in diversi comuni.

“E’ bastata, però, un po’ di pioggia per mettere impietosamente a nudo per l’ennesima volta lo stato disastroso della nostra depurazione – dichiara il Forum per l’acqua H2O -. Purtroppo i proclami poco informati ma trionfalistici alla Febbo non funzionano: le chiacchiere non depurano le acque e non ci si può sempre affidare al meteo clemente”.

“Stiamo lavorando all’ennesimo dossier sulla depurazione, con dati letteralmente incredibili – spiega per l’associazione Augusto De Sanctis -. Crediamo che le procure abruzzesi debbano iniziare a valutare la sussistenza di possibili reati di disastro ambientale per la vastità dell’impatto di tale situazione sui fiumi e, quindi, sul mare. Serve assolutamente potenziare la struttura regionale che coordina gli interventi, che oggi ha pochissimi funzionari che devono seguire decine di procedimenti e di opere. Ovviamente bisogna programmare investimenti su larga scala e per anni; i nostri imprenditori del turismo e i fruitori della costa meritano di trovare un Abruzzo sempre perfetto”.

Tra i comuni interessati ci sono Ortona, Montesilvano, Città S.Angelo, Francavilla, Pescara, San Vito, Rocca San Giovanni, San Salvo, Torino di Sangro e Vasto.

1 Commento su "Coste abruzzesi, acque oltre i limiti di legge. H2o ipotizza il disastro ambientale"

  1. francesco campellone | 10 Settembre 2019 at 12:22 | Rispondi

    alla faccia della regione che ci tiene all’ambiente!!!

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