Covid-19, altri 7 casi in Abruzzo. Coinvolto anche personale medico

È salito a 24 il bilancio dei positivi al Coronavirus in Abruzzo e fra i nuovi contagiati si contano per la prima volta anche uomini del personale medico. Si sono aggiunte al conteggio altre 7 persone risultate positive dopo l’esame del tampone svolto nel laboratorio regionale di riferimento di Pescara. Tutti si trovano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. Fra i contagiati ci sono due familiari dell’uomo deceduto per il Covid-19 ad Ortona e un uomo entrato in contatto con un altro paziente precedentemente risultato positivo. Come dicevamo ci sono purtroppo anche i primi contagi fra il personale sanitario, parliamo di due medici dell’ospedale di Penne, uno dell’ospedale di Pescara e un altro in servizio al presidio  ospedalieri di Pescina, attualmente chiuso per la sanificazione dei locali. Con gli ultimi casi, sale dunque a 24 il numero dei pazienti positivi al virus in Abruzzo. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

1 Commento su "Covid-19, altri 7 casi in Abruzzo. Coinvolto anche personale medico"

  1. Modesto medicus | 9 Marzo 2020 at 14:03 | Rispondi

    Molti giorni prima che arrivasse da noi l’infezione da “vairus”, dicevo di addestrare e di preparare il personale medico a riceverlo, con tutte le premure e precauzioni. Sono stato facile profeta, nessuno come me conosce la sciatteria e la faciloneria di certi ambienti. E se per caso pretendi disciplina ed ordine ed osservanza delle disposizioni e tenti di farle rispettare, sei inevitabilmente un fascista. E’ così che si dice , o no? E difatti ben tre medici sono rimasti fregati, direbbesi infettati. Perché? Forse perché non avevano mascherine alla bisogna né indossavano indumenti in modo da schermarsi contro il virus, né avevano predisposto idoneo triage, dopo avere approntato una tenda fuori dal pronto soccorso, in modo che non entrassero persone febbricitanti, direttamente in pronto soccorso. Errore, grave errore.
    Sbagli madornali, come continua a fare il governo, il quale sta rincorrendo il virus. Lui va avanti ed il governo dietro e fa provvedimenti man mano che progredisce, invece di pararglisi davanti e di bloccarlo. Che dire della moltitudine di persone che è partita dal nord per raggiungere il sud, prima che il decreto le bloccasse? Ed ora il sud se la vedrà brutta. In Abruzzo i casi cominciano ad aumentare.E’ come il motore quando per avviarlo bisognava riscaldarlo, poi pian piano prendeva vigore e partiva a razzo. Noi ,ripeto, possiamo salvarci solo se facciamo una buona prevenzione,perché non disponiamo di ospedali che possono aiutarci, causa la carenza di posti per ventilazione meccanica, che sono nelle rianimazioni. Solo così si vince la fase acuta della polmonite virale.
    P.S. Nelle raccomandazioni del governo io aggiungerei:
    cercate di usare il più possibile bancomat o carte di credito, evitate le monete e le banconote, che passano di mano in mano e possono essere veicolo del virus, almeno nelle prime fasi, prima che scompaia. La prudenza non è mai troppa.

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