Covid, luglio come gennaio. La curva cresce del 32,5%

Quinta settimana consecutiva in salita: la curva epidemiologica in Centro Abruzzo non accenna a fermarsi e con i 76 nuovi casi messi a referto ieri il totale settimanale segna un aumento rispetto alla settimana precedente del 32,5%. In tutto 644 positivi in sette giorni: per fare peggio si deve risalire all’ultima settimana di gennaio (926) e per andarci vicino a quella dopo Pasqua (614).

Un dato, d’altronde, in linea con il resto della regione, tra le più a rischio in Italia, dove anche ieri si è sforato il tetto dei 2mila casi (2265) con 2 nuovi decessi e 7 ricoverati in più in area medica (a fronte di 1 posto occupato in meno in terapia intensiva).

Anche ieri il dato Asl parla di un contagio diffuso in modo esteso su tutto il territorio, con 22 Comuni coinvolti.

C’è ovviamente Sulmona con 19 casi, che resta la città più colpita, seguita da Pratola che ne riporta 8. Numeri alti, rispetto ai residenti, anche a Pettorano e Bugnara che contano 6 nuovi casi entrambi, così come Raiano (5) e Pescasseroli (4). A 3 positivi si fermano Villalago, Roccaraso, Castelvecchio Subequo e Campo di Giove. E ancora, a seguire, con 2 positivi: Castel di Ieri, Castel di Sangro, Introdacqua e Roccacasale. Un solo nuovo contagio, infine, ad Anversa, Cansano, Corfinio, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Pacentro, Scanno e Secinaro.

La pandemia, insomma, è diventata ormai endemia e la minore virulenza delle varianti Omicron 4 e 5, che sono ormai le più diffuse, associata alla protezione dei vaccini, permette comunque agli ospedali di respirare o almeno di non esplodere, nonostante i numeri alti. Basti pensare che nei primi dieci giorni di luglio dello scorso anno in Centro Abruzzo si erano contati in tutto 20 casi, rispetto agli 877 di quest’anno, con più o meno lo stesso numero di ricoveri. E’ vero che in Abruzzo un anno fa in ospedale si trovavano 29 persone rispetto alle 207 di oggi, ma i positivi erano meno di mille (929), rispetto ai 46601 di oggi.