Covid, Peligni tutti fuori dagli ospedali. Ma la guardia resta alta

Non ci sono più pazienti della Valle Peligna ricoverati in ospedale, siano essi in terapia intensiva o nei reparti di malattie infettive. Rispetto a venerdì scorso, infatti, anche l’ultimo paziente rimasto in ospedale è stato dimesso per affrontare il periodo di quarantena di negativizzazione definitiva (si spera). I guariti salgono inoltre a cinquantatré unità, tre in più rispetto all’ultimo bollettino di venerdì scorso, mentre sono sette (due in meno di venerdì) quelli in isolamento domiciliare. Tra loro c’è anche il falso positivo che era stato messo in isolamento a seguito del primo tampone effettuato all’ospedale di Pescara dove doveva ricoverarsi: un allarme poi rientrato con il secondo tampone che ha dato esito negativo (si attende il terzo tampone per dichiararlo formalmente negativo).
La situazione resta stabile in Alto Sangro dove dei diciannove casi complessivi, resta ricoverato in terapia non intensiva una sola persona e un’altra in isolamento, sedici sono i guariti e un decesso.
A fronte di questi numeri confortanti (che a Sulmona fanno toccare il record dei quarantanove giorni consecutivi senza nuovi casi), però, si registra nel Centro Abruzzo un aumento vertiginoso delle persone in sorveglianza attiva (che è una quarantena fiduciaria disposta dalla Asl per chi ha avuto un contatto stretto con un caso confermato) che nell’area peligno-sangrina passano dagli undici di venerdì ai cinquantadue di oggi. Segno comunque di come la guardia resti alta e anche i timori.
Uno solo invece si trova in sorveglianza passiva che è decisa autonomamente da chi pensa di essere entrato in contatto con persone a rischio.

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