Covid, settimana di fuoco: contagi più che raddoppiati. Ieri altri 217 casi

Con gli ulteriori 217 casi di positività di ieri, si chiude la peggiore settimana dall’inizio della pandemia in Centro Abruzzo. Sul bollettino, ormai quasi di “guerra”, il contagio scorre secondo priorità demografiche e turistiche, nel senso che in cima alla lista restano le città più popolose e, in proporzione con gli abitanti, soprattutto quelle di villeggiatura che scontano evidentemente l’effetto dell’invasione dei turisti durante le feste di Natale.

Sulmona con 78 contagi guida sempre la classifica, anche in termini assoluti (sono 698 gli attualmente positivi in città), seguita da Pratola Peligna con 24 casi (e 239 totali), e Castel di Sangro che con 21 nuovi casi abbassa di poco la media alta tenuta negli ultimi giorni (e un totale di 236 positivi). Soffrono, d’altro canto, i paesi turistici come Scanno (ieri 17 casi) e Pescocostanzo (16). Da segnalare anche il trend alto di positivi a Pacentro (ieri +6), ma anche di Raiano e Roccaraso (7 casi). Nel bollettino ieri sono finiti poi anche Introdacqua, Campo di Giove e Pescasseroli (5 casi), Pettorano sul Gizio (3), Alfedena, Bugnara, Corfinio, Civitella Alfedena, Villetta Barrea e Rivisondoli (2) e Villalago, Prezza, Castel di Ieri, Castelvecchio Subequo, Goriano Sicoli e Scontrone con 1 solo caso.

Un ritmo impressionante che fa contare in sette giorni 1291 positivi accertati, con l’indice di incidenza settimanale che mette i brividi: 1940 casi ogni 100mila abitanti, quaranta volte di più, cioè, di quella che viene considerata la soglia di sicurezza della zona bianca.

Solo per avere un metro di giudizio sull’accelerata del contagio: la settimana scorsa (quando già erano entrati i tamponi antigenici nel conteggio del bollettino ufficiale) i nuovi casi erano stati 561 (meno della metà), mentre nella settimana di Natale (dal 20 al 26 dicembre) che aveva fatto gridare all’allarme erano stati “appena” 106 (meno di un decimo), per non parlare di un mese fa, quando (dal 6 al 12 dicembre) i casi accertati erano stati 60.