Al momento non sono chiare le motivazioni di un tale gesto, soprattutto il prelevamento delle corna che su un cucciolo sono molto piccole. Da una prima ipotesi avanzata dalla forestale potrebbe trattarsi di un atto di vendetta da parte di qualche coltivatore della zona. I caprioli, ghiotti di mais, potrebbero aver raggiunto i campi che insistono in quella zona creando qualche disagio al raccolto.
Ma un gesto di tale crudeltà non ha giustificazioni nè le modalità in cui, sempre secondo le prime ipotesi, sarebbe stato catturato. Il fatto di non aver trovato fori sull’animale infatti fa pensare che sia stato preso un laccio e poi decapitato.
Sull’accaduto è stata aperta una indagine per atti di bracconaggio contro ignoti. Un atto ignobile avvenuto in zona Parco Majella dove i caprioli sono una specie protetta.
I bracconieri,che si vogliono chiamare cacciatori,gli incendiari dei boschi vanno puniti con pene esemplari,mentre in questo stato di diritto purtroppo tutti hanno ragione.Un bel rogo da farli avere vivi.