

Vagava sperduta lungo il bordo della strada statale 158, nei pressi di Pizzone, tra Abruzzo e Molise. Un cucciolo femmina di orso di soli 4 o 5 mesi e del peso di 3 chilogrammi: indifesa, senza madre, soprattutto in pericolo, per il passaggio delle auto e ancora più per i predatori che si aggirano nella zona (soprattutto lupi), ma anche per i tanti cani presenti.
Per questo i Guardiaparco del Pnalm hanno deciso di intervenire, dopo aver cercato inutilmente la madre del piccolo plantigrado, messa in fuga, questa è l’ipotesi, da orsi maschi che erano stati avvistati nei giorni precedenti nei dintorni.
Il cucciolo, così, è stato prelevato dalla strada venerdì sera e trasferito nel Centro del Parco di Pescasseroli, dove è stato attivato il protocollo che già era stato usato, dieci anni fa, per l’orsetta Morena a Villavallelonga.
L’orsetta sarà spostata presso la struttura appositamente realizzata presso la Riserva Naturale del Feudo Intramonti dei carabinieri forestali, analogamente a quanto avvenuto nel caso di Morena, in un ambiente naturale dove il disturbo umano sarà ridotto al solo addetto all’alimentazione.
Nel frattempo, per tutta la giornata di sabato e anche ieri, tre pattuglie di Guardiaparco si sono attivate in perlustrazione nella speranza di trovare tracce della madre. Non sono state trovate tracce di sangue o bocconi avvelenati, quindi è probabile che la madre sia fuggita, perdendo il cucciolo.
“Ci aspettano mesi impegnativi, perché allevare un cucciolo di orso per un’eventuale reimmissione in natura non è affatto facile ma anzi una sfida complessa – scrive il Parco -. Abbiamo dalla parte nostra l’esperienza di Morena e il supporto di esperti, ma proprio quell’esperienza ci ha insegnato che nulla è scontato con gli animali selvatici e che il lieto fine è solo una delle possibilità. La migliore, ovviamente e quella che tutti ci auguriamo”.
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