
La speranza è che quella di questa settimana sia l’inizio della discesa, anche se la curva epidemiologica si mantiene pressoché stabile rispetto alla scorsa settimana, con un leggero calo in Centro Abruzzo del 2,6%, e una situazione complessiva, anche a livello regionale e nazionale, che resta preoccupante per l’incidenza della nuova variante Omicron 2.
Ieri i 67 nuovi casi messi a referto nell’area peligno-sangrina hanno fatto chiudere la settimana con 548 positivi, 15 in meno della settimana precedente: una riduzione poco rilevante, ma che comunque arriva dopo tre settimane consecutive di crescita progressiva.
I dubbi sono legittimi, d’altronde, anche e soprattutto in vista, dal prossimo primo aprile, dell’allentamento delle misure di contenimento che, soprattutto dal punto di vista psicologico, potrebbero portare ad un eccessivo abbassamento della guardia.
I dati regionali, d’altronde, non sono molto confortanti: ieri l’asticella dei contagi è rimasta sopra i duemila casi (2032) e si sono aggiunte all’elenco dei morti altre 7 persone, con il numero complessivo dei positivi che cresce di oltre 1500 unità (+1512) e sfonda di nuovo il tetto dei 35mila (35806). Diminuiscono i ricoveri in area medica (271, ovvero 4 in meno di sabato) e in terapia intensiva (13, ovvero 1 in meno di sabato), ma la compensazione con i decessi segna un trend negativo.
Tornando al Centro Abruzzo ieri è stato ancora Sulmona, con 30 nuovi casi, ad essere il centro più colpito, seguito da Pratola Peligna con 10 casi e da Castel di Sangro con 7. Da segnalare, in rapporto ai residenti, anche i 4 di Introdacqua e i 3 di Prezza.
Complessivamente la Valle Peligna registra 54 nuovi positivi nelle ultime ventiquattro ore, rispetto ai 13 dell’area sangrina; mentre il numero totale dei positivi sale rispetto alla scorsa settimana del 13,3% arrivando a quota 1327.
Commenta per primo! "Curva stabile in Centro Abruzzo: virus attivo alla vigilia delle riaperture"